«Siamo qui a sostenere con ogni forza la candidatura a sindaco di Massimo Zedda, che ha già dimostrato di sapere fare il bene di questa città, della sua comunità».

La segretaria del Pd Elly Schlein arriva a Cagliari dopo alcune tappe nel sud della Sardegna per il suo tour elettorale in vista delle europee e delle amministrative. «È una gioia per me venire a sostenerlo insieme a tutto il Partito Democratico, i suoi candidati, le sue candidate», sottolinea da Piazza Garibaldi a Cagliari. «La priorità è la sanità pubblica, la difesa dai tagli - ribadisce Schlein ai microfoni e poi sul palco davanti a circa 500 persone - le liste d'attesa sono infinite, servono servizi per le persone con disabilità, e non vogliamo più sentire da destra attacchi alle persone disabili».

E ancora «il lavoro di qualità soprattutto per i giovani sardi che meritano un'opportunità di futuro in questa terra, senza più contratti precari e senza più lavoro povero, motivo per cui insistiamo sul salario minimo e sugli investimenti comuni europei, che questa città saprà sfruttare al meglio con Massimo sindaco». La segretaria dem ha ribadito poi l'impegno sul salario minimo e sull'abolizione degli stage gratuiti per i giovani. 

La transizione energetica

Sul tema della transizione energetica, «chiaramente abbiamo da fare una conversione ecologica, la Giunta regionale di Alessandra Todde sta provando finalmente a dare la programmazione regionale che è mancata nei cinque anni di governo della destra, che è essenziale per evitare speculazione e non certo per fermare il progresso dell'energia pulita e rinnovabile, che potrà far risparmiare in bolletta sia le famiglie sia le imprese», ha scandito. Quindi «un passo necessario ma va fatto con criterio, con programmazione regionale naturalmente coinvolgendo le comunità locali». 

L’attacco alla premier Meloni

Non è mancato l’attacco alla premier Giorgia Meloni che «è andata a Madrid, circondata da nazionalisti nostalgici della dittatura franchista e amici di Trump. E lì ha detto che la sinistra cancella l'identità. Un giorno ci spiegherà che cosa vuol dire».

«In questo anno e mezzo che è al governo lei sta contribuendo a cancellare la libertà delle persone, perché se hai un salario da fame e non ti riesci a curare, non sei pienamente libero», afferma Schlein davanti alla platea di simpatizzanti. «Qui siamo in una terra che è particolarmente orgogliosa delle sue radici e della sua identità e ho ricordato a Giorgia Meloni che anche noi siamo orgogliosi di un'identità che innanzitutto è un'identità antifascista come lo è la nostra Costituzione. Vorremmo che potesse dire lo stesso anche lei visto che ci ha giurato sopra. E allora con questa identità lavoriamo per un'Europa dei diritti di tutte e di tutti e dei diritti delle donne».

E a proposito delle donne, per Schlein «è incredibile che l'unica cosa concreta che Meloni abbia fatto sulla sanità pubblica è stata far entrare gli anti-abortisti nei consultori per fare pressioni violente sulle donne e le ragazze che vogliono scegliere l'interruzione volontaria di gravidanza. Noi difenderemo i diritti delle donne a scegliere sul proprio corpo». «Ho sempre detto che c'è una bella differenza tra una leadership femminile e una leadership femminista - ha ribadito la segretaria dem -. E il senso è che non ce ne facciamo granché di una premier donna se non si batte tutti i giorni per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutte le altre donne di questo Paese».

(Unioneonline/D)

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