La Lega usa solo "parole più dure", ma "sul tema migranti noi siamo sulla stessa linea".

Così Silvio Berlusconi, intervistato su Radio24, minimizza la distanza dall'alleato Salvini sul tema migranti: "Chi non è in regola - spiega l'ex premier - e non ha diritto allo status di rifugiato non può restare in Italia".

"So benissimo - continua l'ex Cavaliere - che i migranti non sono dei criminali, ma degli illusi: ma sono una bomba sociale che va disinnescata prima che sia troppo tardi".

Snocciola i suoi sondaggi, Berlusconi, per ribadire come l'unica maggioranza che può uscire dalle urne del 4 marzo è quella di centrodestra: "Il Pd è al 21%, il M5S al 27%, noi al 39,4%: siamo gli unici protagonisti in campo che possono aspirare ad arrivare al 40%, ma noi speriamo al 45% per dare una solida maggioranza di governo".

Marca le distanze da Giorgia Meloni, ribadendo che non ci sarà alla manifestazione contro gli inciuci post voto promossa dalla leader di Fratelli d'Italia il prossimo 18 febbraio a Roma: "È un'iniziativa dannosa perché potremmo far credere a un accordo tra noi e la sinistra, una possibilità che non esiste assolutamente, anche perché abbiamo già inserito il vincolo di mandato per i nostri futuri parlamentari".

Berlusconi infine strizza l'occhio ai costruttori, mettendo sul campo una promessa inedita, almeno in questa campagna elettorale: "Dobbiamo consentire un abusivismo di necessità, restringendo con il massimo rigore il concetto di necessità".

"Chi apre un'attività - spiega l'ex premier - non deve aspettare anni per le licenze, ma dichiarare l'inizio attività assumendosi la responsabilità di rispettare le leggi urbanistiche e sanitarie. Ex post arriverà un controllo che assegnerà del tempo per sanare eventuali irregolarità. È una proposta per raggiungere una pace sociale tra fisco e cittadini che oggi non c'è".

"L'edilizia - è la chiosa di Berlusconi - oggi è bloccata dalle imposte del governo Monti, e ci sono tante altre situazioni che hanno reso davvero complicata la costruzione e la vendita di case".

Una proposta bocciata dall'alleato Matteo Salvini: "Rilanciare l'edilizia è fondamentale - è la replica del leader leghista - togliendo burocrazia e tagliando tasse folli come l'Imu su capannoni e negozi sfitti. Ma dico no a ogni ipotesi di condono sugli abusi edilizi, il nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere tutte le costruzioni abusive".

(Unioneonline/L)
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