“Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso e addolorato dal  comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero” portando la Russia a una “aggressione senza precedenti” nei confronti dell’Ucraina.

Così Silvio Berlusconi, dal palco della convention di Forza Italia a Roma, ha parlato della guerra in Ucraina. Un intervento molto atteso, anche alla luce del suo rapporto di amicizia proprio con il leader del Cremlino, al quale il leader azzurro non ha però fatto sconti. “I massacri di Bucha sono stati veri e propri crimini di guerra, che la Russia non può negare. Anzi dovrebbe per prima mettere sotto processo i responsabili”, ha detto. 

Quanto a Putin, “l'ho conosciuto vent'anni fa – ha ricordato – mi era sempre parso un uomo di gran buon senso, di democrazia e di pace. Peccato davvero per quello che è successo".

"Bisogna fare tutto il possibile perché tutto questo finisca al più presto, per mettere fine alla brutalità della guerra e l'Italia deve lavorare a questo scopo, perché si arrivi ad un compromesso accettabile da tutti. Questo significa però che la libertà e l'integrità dell'Ucraina devono essere garantite”, ha spiegato poi Berlusconi, ribadendo che Forza Italia era e resterà un partito convintamente europeista e atlantista. E ancora: “Noi auspichiamo che i rapporti fra Russia, Stati Uniti, Europa, tornino ad essere dialoganti. Ma spetta alla Russia adesso fare un passo nella giusta direzione, facendo tacere le armi. Il cessate il fuoco da parte della Russia è fondamentale e prioritario".

Per Berlusconi si è trattato della prima uscita pubblica, in presenza, di fronte ai militanti azzurri, da moltissimo tempo. E nell’occasione il Cavaliere non ha mancato di parlare anche di politica interna e del ruolo di Forza Italia.

“Il discorso di oggi – ha detto Berlusconi  – si associa idealmente al discorso che feci 28 anni fa per scendere in campo e contrastare l'ascesa al potere della sinistra comunista”.

"Quella di oggi – ha aggiunto - è una nuova discesa in campo, ma guardando al futuro, in quanto Forza Italia è importante per il futuro di questo Paese e deve tornare a essere punto di riferimento per ceti produttivi, imprenditori, professionisti e uomini di cultura, per rendere ancora possibile l’esistenza del centrodestra, che senza di noi non sarebbe mai esistito”.

Non sono mancate le battute (“Basta applausi, altrimenti mi fa male al cuore”) e i suoi cavalli di battaglia da comizio, ovvero la dura critica ai “ribaltoni” che hanno abbattuto i suoi governi, alla “persecuzione giudiziaria” e alla “grottesca espulsione dal Senato per la quale aspetto giustizia presso la Corte dei diritti dell’uomo”. E non sono mancati i distinguo con Lega e Fratelli d’Italia, con la rivendicazione di essere “centro” e di essere solo “alleati” della destra. 

I numeri del partito, ammette Berlusconi, “oggi si sono indeboliti, ma – ha aggiunto – non siamo sconfitti, siamo ancora qui più determinati e più determinanti che mai”.

Ospite del congresso anche il segretario generale del Ppe, Antonio Lopez-Isturiz, secondo cui: “L'aggressione di Putin scredita definitivamente le simpatie putiniane di molti populisti di destra, compresi alcuni italiani. E sottolinea ancora una volta la saggezza di chi, come il Presidente Berlusconi e Forza Italia, si sono sempre fermamente collocati nel campo atlantico, pur perseguendo un necessario dialogo con le autorità russe nell'interesse della diplomazia e della pace".

(Unioneonline/l.f.)

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