Cordoglio nel mondo della politica per la morte di Giorgio Napolitano.

«La sua morte mi addolora profondamente», è il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società – è la nota del Quirinale -. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro. Rivolgo ai familiari il cordoglio dell'intera nazione».

Dalla presidenza del Consiglio dei ministri «il cordoglio, a nome del Governo italiano, per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Alla famiglia un pensiero e le più sentite condoglianze».

Anche il Papa ricorda l'ex presidente della Repubblica. La sua morte «ha suscitato in me sentimenti di commozione e al tempo stesso di riconoscenza per questo uomo di Stato che, nello svolgimento delle sue alte cariche istituzionali, ha manifestato grandi doti di intelletto e sincera passione per la vita politica italiana, nonché vivo interesse per le sorti delle nazioni».

«Conservo grata memoria degli incontri personali avuti con lui - ricorda il Papa in un telegramma alla moglie Clio Bittoni - durante i quali ne ho apprezzato l'umanità e la lungimiranza nell'assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese, con il costante intento di promuovere l'unità e la concordia in spirito di solidarietà, animato dalla ricerca del bene comune».

Un «assoluto protagonista della storia italiana ed europea degli ultimi settant'anni – è il ricordo di Mario Draghi -. Presidente della Repubblica, Presidente della Camera, Ministro dell'Interno, ha saputo coniugare il dialogo con tutte le culture politiche con la capacità di agire con saggezza e coraggio, a tutela dei cittadini e della Costituzione». 

(Unioneonline/D)

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