I l premier Giuseppe Conte ha inviato la settimana scorsa al Parlamento una sintesi di 38 pagine sulle linee di riferimento che il governo intende seguire per individuare i progetti che entreranno a far parte del Recovery plan italiano, il programma di spesa dei 209 miliardi di euro che l'Ue ha messo a nostra disposizione per rilanciare l'economia nei prossimi cinque anni.

Vengono individuate sei aree tematiche (digitalizzazione, rivoluzione verde, infrastrutture, istruzione, equità sociale e salute) considerate vitali per pianificare la crescita e la modernizzazione del Paese. L'obiettivo finale è di raddoppiare il tasso annuo medio di crescita dell'economia italiana, pari allo 0,8% negli ultimi dieci anni, allineandolo alla media Ue, che è dell'1,6%. Per raggiungerlo, vengono fissati come obiettivi intermedi programmi d'investimenti sino a raggiungere il 3% del Pil, in grado di far aumentare il tasso di occupazione di almeno dieci punti percentuali, allineandolo anch'esso alla media europea. Perciò, il criterio principale di scelta cui dovranno essere ispirati i progetti da selezionare per l'accesso alle risorse europee è quello di avere un “significativo impatto positivo” sul Pil.

Con riguardo alla digitalizzazione, l'obiettivo primario è costituito dal “completamento della rete nazionale di telecomunicazioni in fibra ottica”, che include anche il completamento degli investimenti per lo sviluppo del 5G in cento città italiane. (...)

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