Zelensky: “Pronti a una pace giusta”. Ma Mosca non ferma i raid, città ucraine al buio
Nel frattempo la Thailandia si offre per ospitare i negoziati di pace, un miraggio da mesiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Noi siamo semplicemente pronti per la pace, per una pace giusta, la cui formula abbiamo espresso molte volte. Il mondo conosce la nostra posizione: è il rispetto per la Carta delle Nazioni Unite, il rispetto per la nostra integrità territoriale, il rispetto per il nostro popolo, punizione per tutti coloro che sono colpevoli e pieno risarcimento dei danni causati dalla Russia".
Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelenski è tornato a parlare della riapertura delle trattative per il cessate il fuoco con la Russia, che da mesi sono un miraggio.
"Tutto ciò che i russi dicono ad alcuni leader stranieri sulla loro presunta disponibilità ai negoziati è falso", ha proseguito Zelesnky in uno dei suoi consueti messaggi alla nazione. “Quando qualcuno pensa ai negoziati, non cerca il modo di ingannare tutti intorno a lui per mandare decine o centinaia di migliaia di persone in più nel tritacarne”.
"L'Ucraina sarà libera – ha proseguito il leader di Kiev – e il nostro intero confine sarà ripristinato. Sia a terra che in mare. Sia a est che a sud. Gloria all'Ucraina!".
In queste ore, intanto, mentre non si fermano i raid di Mosca su diverse città ucraina, dove si registrano pesantissimi blackout (anche nella capitale Kiev), dalla Thailandia arriva la disponibilità a ospitare i negoziati tra Mosca e Kiev volti a risolvere il conflitto. Lo ha detto alla Tass l'ambasciatore thailandese in Russia Sasiwat Wongsinsawat.
"La Thailandia - ha detto - è pronta a fornire una sede negoziale per tutte le parti coinvolte nella guerra, qualora siano pronte per un dialogo diretto finalizzato a trovare una soluzione pacifica della crisi”.
(Unioneonline/l.f.)