Venticinque giorni di guerra in Ucraina, dopo l’invasione russa iniziata lo scorso 24 febbraio. 

Allerta per i bombardamenti dell'armata di Mosca risuonano costantemente in diverse città, dalla capitale Kiev a Leopoli, da Odessa a Kharkiv e poi a Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv e in numerosi altri centri minori. E poi c’è Mariupol, ormai – dicono le fonti ucraina – “rasa al suolo”, con i russi che hanno lanciato un ultimatum ai militari di Kiev affinché lascino le loro postazioni, mettendo fine alla resistenza. 

In un nuovo video-discorso notturno alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il suo popolo sta "dimostrando di saper combattere in modo più professionale di un esercito". E ha attaccato "l'esercito russo e i suoi comandanti", che "si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro".

Lo stesso Zelensky, in collegamento con il Parlamento israeliano, ha evocato, parlando dei russi, la Germania nazista di Hitler, intenzionata ad attuare la “soluzione finale”, nei confronti, in questo caso, del popolo ucraino. Un paragone, quello con la Shoah, che non è piaciuto a tutti i deputati israeliani. Per il ministro delle Comunicazioni Yoaz Hendel “la guerra è tremenda ma i paragoni con gli orrori della Shoah e la soluzione finale sono oltraggiosi".

Sul fronte dei negoziati arrivano conferme che i colloqui tra Mosca e Kiev riprenderanno a inizio settimana, sempre online, e – secondo il governo turco – un accordo potrebbe essere “vicino”.

Intanto, il conflitto diventa di giorno in giorno sempre più violento: alcune parlamentari ucraine hanno infatti denunciato che le forze russe stanno "aggredendo, stuprando e anche impiccando” donne che non riescono a fuggire dalla loro brutale invasione. 

Da Roma, infine, è arrivato l’appello del Papa all’Angelus: "Non si arresta purtroppo la violenta aggressione contro l'Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c'è giustificazione per questo. Supplico tutti gli attori della comunità internazionale perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante". In Ucraina "anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte", ha ricordato Francesco. "Tutto questo è disumano, anzi è anche sacrilego - ha quindi affermato Francesco - perché va contro la sacralità della vita umana”.

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QUI tutte le notizie sulla crisi ucraina.

Gli aggiornamenti del 25esimo giorno di guerra:

Mariupol, ultimatum dei russi ai militari di Kiev

La Russia lancia un ultimatum "a tutte le formazioni militari ucraine a lasciare Mariupol domani,

senza armi e munizioni". Lo ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, citato da Interfax. "La procedura per lasciare la città è organizzata come segue.

Tra le 10 e mezzogiorno di domani, tutte le formazioni militari ucraine e i mercenari stranieri senza eccezioni, senza armi e munizioni, devono uscire utilizzando il percorso concordato con

l'Ucraina", ha detto Mizintsev in un briefing, riferendosi al piano proposto dalla Russia.

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Di Maio: “In Ucraina ancora 276 italiani”

"Sono 276 gli italiani ancora in Ucraina, stiamo seguendo tutti i casi nelle aree più colpite, la maggioranza di loro dichiara di voler restare. In una settimana siamo passati da 400 a 276 italiani". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a "Che tempo che fa”.

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Attacco aereo nella regione di Kiev

Le truppe russe hanno lanciato poco fa un attacco aereo sul villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha, nella regione di Kiev. Lo ha reso noto la Polizia, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

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In Israele critiche a Zelensky per il paragone con la Shoah

A non tutti i deputati israeliani è piaciuto il discorso del presidente Volodymyr Zelensky alla Knesset nella parte in cui ha equiparato la guerra in Ucraina con la Shoah. "Ammiro Zelensky e sostengo il popolo ucraino - ha scritto su Twitter il ministro delle Comunicazioni Yoaz Hendel - con il cuore e con i fatti ma la terribile storia della Shoah non può essere riscritta”. "La guerra è tremenda - ha aggiunto – ma i paragoni con gli orrori della Shoah e la soluzione finale sono oltraggiosi". Secondo i media anche altri ministri hanno definito il paragone "oltraggioso".

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“Ucciso il vicecomandante della flotta russa nel Mar Nero”

Il vicecomandante della flotta russa del Mar Nero, Andrey Paliy, è stato ucciso in Ucraina. La notizia diffusa dai media ucraini, è stata confermata anche dai russi, come riporta il Guardian. Paliy sarebbe morto durante i combattimenti nella regione di Mariupol. Stava per essere promosso contrammiraglio.

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“Attacco aereo nella regione di Kiev”

I russi hanno effettuato un attacco aereo in direzione del villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha nella regione di Kiev. Lo afferma il servizio stampa della Polizia nazionale ucraina, come riferisce Ukrinform. L'esistenza di vittime sarebbe in corso di chiarimento.

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Usa: “Non parteciperemo a peacekeeping”

L'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha escluso che gli Stati Uniti partecipino ad un eventuale missione di peacekeeping in Ucraina. "Il presidente è stato molto chiaro sul fatto che non schiereremo truppe americane in Ucraina. Non vogliamo che la situazione degeneri in una guerra per gli Usa. Ma sosterremo i nostri alleati della Nato", ha detto la diplomatica rispondendo sul tema alla Cnn.

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Zelensky: “I russi come i nazisti di Hitler”

I russi "stanno utilizzando di nuovo queste parole, 'la soluzione finale', in relazione a noi, alla nazione ucraina, è stato detto in un incontro a Mosca". Lo ha detto, evocando la Germania nazista di Hitler, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un intervento alla Knesset, il Parlamento israeliano. Esortando Israele ad aiutare la resistenza del popolo ucraino contro l'esercito russo. "È una guerra su vasta scala mirata alla distruzione del nostro popolo, alla distruzione dei nostri bambini, famiglie, stato, città, culture e tutto ciò che ci rende ucraini", ha denunciato Zelensky. 

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Casa Bianca: “Biden non andrà in Ucraina questa settimana”

La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha escluso che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden vada in Ucraina questa settimana quando sarà a Bruxelles per il vertice Nato e il Consiglio europeo: "Non è in agenda”.

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Turchia: “Russia e Ucraina vicine a un accordo”

La Turchia ha assicurato che la Russia e l'Ucraina hanno compiuto progressi nei negoziati per porre fine all'invasione e sono vicine ad un accordo. "Certo, non è facile arrivare a un'intesa mentre la guerra è in corso, i civili vengono uccisi, ma vorremmo dire che lo slancio negoziale sta progredendo", ha detto il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu. "Vediamo che le parti sono vicine a un accordo", ha aggiunto. Ankara è in contatto con i team dei negoziatori dei due Paesi, ha spiegato il ministro, che non ha voluto dare i dettagli sui colloqui perché, ha puntualizzato, "stiamo svolgendo il ruolo di mediatori e facilitatori".

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Zelensky: “Senza colloqui con Putin è terza guerra mondiale”

"Dobbiamo usare qualsiasi formato, qualsiasi chance di poter parlare con Putin. Se questi tentativi falliscono, allora vuol dire che questa è la terza guerra mondiale". Lo ha ribadito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn. "Sono pronto a negoziare. Sono stato pronto negli ultimi due anni. Senza i negoziati non si può mettere fine a questa guerra", ha sottolineato il leader ucraino.

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“L’11 marzo uccisi 56 anziani in una casa di riposo”

L'11 marzo i russi hanno aperto il fuoco su una casa di riposo a Kreminna nell'Ucraina orientale: 56 persone sono state uccise e le restanti 15 sono state portate nel territorio occupato a Svatove. Lo ha annunciato oggi su Telegram il capo delle forze armate del Lugansk Serhiy Haidai, riferisce Ukrinform. "L'11 marzo, gli occupanti russi hanno sparato da un carro armato in una casa di cura a Kreminna. Cinicamente e deliberatamente". Secondo le forze di polizia, è ancora impossibile raggiungere il luogo della tragedia.

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Kiev: “L’Italia ha accantonato ogni romanticismo verso Mosca”

"Siamo in contatto permanente con il governo italiano a tutti i livelli. Io so personalmente quanto nel Parlamento italiano si sta lavorando per noi e questo rappresenta una svolta nei nostri rapporti bilaterali. L'Italia ha messo da parte ogni, per così dire, romanticismo nei confronti della Russia. L'Italia non è mai stata al nostro fianco in questo modo". Lo ha detto all’Ansa la vicepremier dell'Ucraina con delega ai Rapporti con Ue e Nato, Olga Stefanishyna, che oggi ha incontrato i media a Leopoli.

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Media Kiev: “Residenti Mariupol deportati in Russia”

Il difensore civico dei diritti umani dell'Ucraina Ludmila Denisova in un post su Telegram, riportato dal Guardian, ha accusato le forze russe di trasportare con la forza i cittadini ucraini in Russia. "Negli ultimi giorni, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati deportati in Russia", afferma.

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Kiev accusa: “Donne stuprate e uccise”

La vicepremier ucraina Olha Stefanishyna ribadisce le accuse di genocidio contro la Russia, ma accusa inoltre che donne ucraine sono state stuprate e uccise dai soldati russi. Parlando con Sky News Stefanishyna ha riferito di "storie orribili" che riguardano le donne, "che sono state stuprate e assassinate" da militari di Mosca.

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Mosca, colpita base con mercenari stranieri

Le forze armate russe hanno affermato di aver sferrato un attacco contro una base militare nella regione di Zhytomyr, in Ucraina, dove si addestravano mercenari stranieri. Il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, rende noto che "oltre 100 membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri sono stati uccisi". 

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Zelensky limita l’attività di 11 partiti filo-russi

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che sarà limitata e posta sotto controllo l'attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca. Zelensky lo dice nel video postato durante la notte, nel quale li elenca per nome. Fra gli altri la Piattaforma d'opposizione - Per la Vita, uno dei maggiori partiti filo-russi rappresentato nel parlamento di Kiev. Le restrizioni rimarranno valide finché durerà la legge marziale. 

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“Attaccata scuola a Mariupol, dentro ci sono 400 persone”

La Russia ha attaccato una scuola a Mariupol dove a avevano trovato rifugio circa 400 persone. Lo scrivono Bbc e Sky News citando un post su Telegram delle autorità municipali di Mariupol. Il bombardamento sarebbe avvenuto ieri sera, l'edificio sarebbe stato distrutto e sotto le macerie restano donne, bambini e anziani, si riferisce nel post su Telegram.

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Media Kiev: “Residenti di Mariupol deportati in Russia”

I residenti della città ucraina assediata di Mariupol vengono obbligati a migliaia a trasferirsi in Russia: è quanto afferma il Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. "I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia", scrive ancora il giornale ucraino in un tweet. 

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Cina: “Il tempo dimostrerà che noi siamo dalla parte giusta della storia”

Il ministro degli Esteri cinese, Wang,Yi, ha affermato che "il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia" sulla guerra in Ucraina. "La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro" il nostro Paese.

(Unioneonline)

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