Zaki è in carcere da 19 mesi, oggi inizia il processo a suo carico
Rischia fino a 5 anni di carcere per un articolo che ha scritto sulla persecuzione dei cristiani in Egitto
Patrick Zaki è in carcere in Egitto ormai da oltre 18 mesi, ma solo questa mattina comincia il processo a suo carico. Nel tribunale di Mansura c’è la prima udienza del procedimento a carico dello studente egiziano dell’Università di Bologna.
Zaki è stato rinviato a giudizio con l’accusa di "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" per un articolo che ha scritto nel 2019 sui cristiani in Egitto, a suo dire perseguitati. Dalle informazioni diffuse ieri da dieci ong e da Amnesty, sembra che le accuse più gravi, quelle di istigazione al rovesciamento dello Stato e al terrorismo che erano basate su dieci post di un account Facebook, siano cadute.
Trattandosi di una corte della Sicurezza dello Stato per i reati minori, la sentenza sarà inappellabile. Come avvenuto in tutte le udienze per il rinnovo della custodia cautelare, è data per certa al presenza a Mansura di un rappresentante diplomatico italiano nell'ambito di un monitoraggio processuale Ue.
Patrick rischia un massimo di cinque anni di pena per il reato contestato, e dunque di dover rimanere in carcere altri tre anni e cinque mesi.
"Non abbiamo motivo di immaginare che la pena sarebbe conteggiata diversamente", ha detto
Lobna Darwish dell'Eipr, l' "Iniziativa egiziana per i diritti personali", rispondendo alla domanda se i 19 mesi già passati in custodia cautelare in carcere gli verrebbero abbonati in caso di condanna.
(Unioneonline/L)