Gli Stati Uniti hanno revocato il "muslim ban", il bando nei confronti dei rifugiati provenienti da 11 Paesi a maggioranza musulmana considerati ad "alto rischio".

Washington ha però introdotto "ulteriori misure di sicurezza" per la valutazione dei richiedenti.

Lo ha annunciato Kirstjen Nielsen, segretaria della Homeland Security (il Dipartimento di Sicurezza interna degli Usa), che ha dichiarato: "Queste misure di sicurezza aggiuntive renderanno più difficile lo sfruttamento del nostro programma per i rifugiati e permetterano di proteggere meglio la patria".

La lista degli Stati comprendeva Egitto, Iran, Iraq, Libia, Mali, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria e Yemen, oltre alla Corea del Nord.

Negli ultimi tre anni oltre il 40% dei rifugiati che arrivavano negli Usa provenivano da queste undici nazioni.

Per l'anno fiscale 2018 il governo del presidente Donald Trump ha ridotto a 45mila il numero dei rifugiati che possono essere accolti e dallo scorso ottobre sono entrati solo 23 persone da questi Paesi, grazie alla sentenza di un giudice di Seattle che aveva bloccato parzialmente il bando del presidente.

(Unioneonline/F)

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