Ancora sangue e distruzione in Ucraina dopo una nuova ondata di attacchi notturni da parte della Russia. Più di 12 le vittime, tra cui bambini. Come riferito dall'aeronautica ucraina questa mattina, sono stati abbattuti 45 missili e 266 droni kamikaze, lanciati in massa contro infrastrutture civili e militari in quasi tutto il paese.

Secondo quanto comunicato via Telegram dalle Forze aeree ucraine, l’attacco ha coinvolto in totale 69 missili e 298 droni Shahed, che hanno colpito la maggior parte delle regioni. «Attacchi aerei nemici sono stati segnalati in 22 aree del territorio – si legge nella nota – mentre frammenti di missili e droni abbattuti sono caduti in 15 siti diversi», causando gravi danni e vittime.

Tra le zone colpite, la regione nordoccidentale di Jitomir, dove un attacco ha provocato la morte di tre giovani civili: due bambini di 8 e 12 anni e un ragazzo di 17. Ma la conta dei morti supererebbe le 12 vittime. Altre dieci persone sono rimaste ferite, secondo quanto riferito dai servizi di emergenza ucraini.

Il presidente Volodymyr Zelensky, intervenuto questa mattina sui suoi canali social, ha lanciato un nuovo appello alla comunità internazionale, chiedendo un’azione più decisa per fermare l’aggressione russa: «Senza una pressione veramente forte sui dirigenti russi, questa brutalità non può essere fermata. Le sanzioni certamente aiuterebbero», ha dichiarato, rivolgendosi in particolare agli Stati Uniti, all’Unione Europea e a «tutti coloro che cercano la pace», esortandoli a dimostrare determinazione per costringere il Cremlino a mettere fine alla guerra.

(Unioneonline)

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