Ucraina, oltre ai profughi l’Italia accoglie centinaia di cani e gatti
L’Aidaa: “Nel nostro Paese potrebbero arrivare 500mila persone, con tremila animali al seguito. Occorre predisporre vaccinazioni e accoglienza”
Una donna ucraina in fuga con il suo gatto (Ansa-Epa)
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Il dramma che sta sconvolgendo l’Ucraina, invasa e bombardata dalle truppe russe, ha già provocato la fuga di milioni di persone dal Paese sotto attacco. E sono migliaia gli animali domestici portati in salvo con i profughi civili per scampare alle città assediate o prese di mira dai missili di Mosca.
Solo in Italia sono arrivati 34.851 profughi dall’inizio del conflitto: 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori, la maggior parte dei quali entrati dal confine friulano.
Secondo quanto riferito dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, assieme a loro sono giunti nel nostro Paese circa 600 cani e 150 gatti. Ma i canili italiani hanno anche accolto decine di cani senza padrone, salvati dal teatro di guerra.
Un’emergenza nell’emergenza. Per quresto, la stessa Aidaa, con una lettera inviata al ministro della Salute Roberto Speranza, chiede che vengano messi a disposizione di queste famiglie con animali al seguito dei veterinari pubblici con compiti di controllo sullo stato di salute degli animali e per verificare che siano stati sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie, in maniera gratuita. "Secondo le previsioni degli analisti dovrebbero arrivare in Italia prima della fine della guerra almeno mezzo milione di profughi - conclude la nota dell’assocazione - con circa 3000 animali al seguito ai quali è doveroso garantire assistenza".
(Unioneonline/l.f.)