“Il vostro bilancio familiare, la vostra possibilità di fare il pieno non dovrebbe dipendere dal fatto che un dittatore dichiara guerra e commette genocidio dall'altra parte del mondo”.

Dopo averlo definito “criminale” e “macellaio”, dopo aver evocato un cambio di regime in Russia, Joe Biden torna ad attaccare duramente Vladimir Putin, accusandolo di “genocidio” e di voler “cancellare” gli ucraini. 

“Lasceremo agli avvocati decidere come qualificarlo a livello internazionale, ma di sicuro a me sembra genocidio”, le parole del presidente americano che incassa il plauso immediato di Zelensky: “Parole vere da un vero leader”. E mentre Trudeau gli fa eco, Macron invece frena: “Sto molto attento ai termini”, dice, e non parla di genocidio. Mentre Mosca definisce “inaccettabili” le parole di Biden e Pechino rincara la dose: “Così non si fa altro che alimentare le tensioni”.

Intanto gli Usa annunciano altri 800 milioni di dollari di aiuti militari e Svezia e Finlandia stanno accelerando per entrare nella Nato. In queste ore è anche circolato un filmato che mostra veicoli militari russi proprio vicino al confine con la Finlandia.

Mentre Zelensky propone a Putin uno scambio di prigionieri, si apre un fronte con la Germania dopo che il leader ucraino ha rifiutato platealmente la visita del presidente tedesco Frank Walter Steinmeier a Kiev. Steinmeier non è gradito per la sua vicinanza a Mosca negli ultimi decenni: da ex collaboratore di Schroeder e ministro degli Esteri, è fra gli architetti della politica russa degli ultimi 20 anni in Germania e ha sempre spinto per costruire ponti tra l’Europa a Mosca.

Sul fronte bellico, con il Donbass sotto assedio (è quello l’obiettivo, come ha detto chiaramente ieri Vladimir Putin) e i negoziati in un “vicolo cieco per colpa di Kiev” (parola di Putin), sale la preoccupazione per le accuse sull’impiego di armi chimiche da parte dei russi a Mariupol e Zaporizhzhia. Occhi e mucose infiammate, secchezza delle fauci, difficoltà respiratorie, tachicardia i sintomi più comuni.

Si combatte “corpo a corpo” a Mariupol, dove i marines ucraini si sono uniti al battaglione Azov. Mosca parla di oltre mille militari ucraini che si sono arresti nella città più martoriata dall’inizio della guerra, ma Kiev smentisce la notizia.

(QUI tutte le notizie sull’Ucraina)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito le notizie di ora in ora.

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Incrociatore russo colpito da missili ucraini Neptune

L'incrociatore missilistico Mosca della flotta russa del Mar Nero è stato colpito dai missili ucraini Neptune ed è in fiamme al largo di Odessa. Lo riporta Unian. "I nostri missili antinave Neptune hanno colpito e causato danni gravissimi all'incrociatore russo Mosca", ha confermato il governatore dell'oblast di Odessa, colonnello Maksym Marchenko attraverso il suo canale ufficiale Telegram. Secondo Marchenko la nave si trovava nelle acque territoriali ucraine davanti all'Isola dei Serpenti quando è stata colpita da due missili antinave sparati dalla regione di Odessa. A bordo ci sarebbero 510 membri dell'equipaggio.

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Anche Trudeau parla di genocidio

Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha parlato per la prima volta di "genocidio" in Ucraina, seguendo le orme del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che aveva usato lo stesso termine il giorno prima. "Possiamo parlare sempre di più di genocidio", ha detto oggi davanti ai giornalisti che lo hanno interrogato sulle parole del presidente americano. Finora Trudeau si era rifiutato di usare questa parola.

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Biden annuncia 800 milioni di dollari di nuove armi a Kiev

Il presidente Joe Biden ha annunciato in una telefonata al presidente Volodymyr Zelensky l'invio di altri 800 milioni di dollari di nuove armi. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.

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Mosca minaccia di colpire i centri di comando di Kiev

La Russia colpirà i centri di comando dell'Ucraina, anche a Kiev, se l'esercito ucraino continuerà nei suoi tentativi di attaccare strutture in Russia. L'avvertimento è arrivato dal ministero della Difesa di Mosca, secondo quanto riporta Interfax.

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Di Maio: “Nuove sanzioni a Mosca”

"Ci prepariamo a nuovi pacchetti di sanzioni, diamo il massimo mandato alla Commissione europea per stabilire quali debbano essere i prossimi passi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'intervista alla Cnn. Di Maio ha aggiunto che "mentre avviene questo, l'Europa e l'Italia devono implementare i propri programmi di sicurezza energetica, che passano anche per un tetto massimo al prezzo del gas".

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L’isola di Jersey “blocca 5,4 miliardi di sterline di Abramovich”

Le autorità dell'isola di Jersey, paradiso fiscale legato alla corona britannica nella Manica, hanno congelato l'equivalente di 5,4 miliardi di sterline di attivi (pari a circa 7 miliardi di dollari) ritenuti riconducibili all'oligarca russo Roman Abramovich. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg. Abramovich, il cui patrimonio personale complessivo è stimato in circa 12 miliardi di dollari, è stato sottoposto a sanzioni dal governo di Londra e dall'Ue (ma finora non dagli Usa).

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Media: “Nuove armi Usa a Kiev, anche artiglieria pesante”

Nel nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina, che l'amministrazione Biden si appresta ad annunciare, ci saranno anche sistemi di artiglieria pesante da terra come gli obici, armi che possono colpire fino a 70 km di distanza. Lo riferisce alla Reuters una fonte del Congresso americano.

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Presidenti di Polonia e Paesi baltici verso Kiev

"I presidenti di Polonia, Lettonia, Lituania ed Estonia sono partiti per l'Ucraina per una visita e sono già verso Kiev" scrive su Twitter il capo dell'Ufficio di politica internazionale della cancelleria del presidente della Polonia Jakub Kumoch. "Il presidente polacco Andrzej Duda, insieme ai presidenti di Lituania, Lettonia ed Estonia Gitanas Nauseda, Egils Levits e Alar Karis sono in Ucraina e - precisa – sono attualmente diretti a Kiev".

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Mosca: “Inaccettabile che Biden accusi Putin di genocidio”

E' "inaccettabile" che il presidente Usa Joe Biden accusi Vladimir Putin di genocidio. Lo sostiene il Cremlino.

"Il nostro disaccordo è categorico e riteniamo inaccettabili tali tentativi di distorcere la realtà - ha commentato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov - soprattutto perché provengono dal presidente degli Stati Uniti, un Paese le cui azioni nella storia recente sono ben note".

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Kiev: “Delusi da Macron, non vuole parlare di genocidio”

Il Ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina si è detto deluso dal fatto che il presidente francese Emmanuel Macron non abbia usato la parola "genocidio" per definire le atrocità degli occupanti russi . Lo afferma il portavoce Oleg Nikolenko, citato da Unian. "La riluttanza del presidente francese a riconoscere il genocidio degli ucraini dopo tutte le dichiarazioni esplicite della leadership russa e le azioni criminali dell'esercito russo è deludente", ha detto.

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Zelensky: “O fermiamo Mosca o perdiamo tutta l’Europa dell’est”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato oggi l'Europa a intraprendere più azioni contro la Russia, avvertendo: "Possiamo fermare la Russia o perdere l'intera Europa orientale". "Se l'Europa perde tempo, la Russia se ne servirà per espandere la zona di guerra ad altri Paesi". ha detto in un messaggio video al Parlamento estone.

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“Armi chimiche a Mariupol”: indagini

"Stiamo raccogliendo prove" dell'uso di armi chimiche da parte delle forze russe in Ucraina. I nostri esperti le stanno esaminando, anche se non sarà facile". Lo ha assicurato il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko. 

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Zelensky: “Oltre 500mila ucraini portati con la forza in Russia”

Oltre 500.000 ucraini sono stati portati con la forza in Russia dalle autorità di Mosca: lo ha detto oggi il presidente Volodymyr Zelensky durante il suo discorso al Parlamento estone. Lo riporta Ukrinform. Secondo Zelensky i russi cercano di portare gli ucraini deportati nelle regioni remote del Paese, confiscano i loro documenti e oggetti personali come i telefoni cellulari e separano i bambini dai loro genitori per consentire - è il piano, dice - alle famiglie russe di adottarli illegalmente.

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Finlandia: “Sulla Nato decisione a breve”

La Finlandia deciderà se candidarsi alla Nato "entro poche settimane". Lo ha detto il primo ministro finlandese Sanna Marin in una conferenza stampa congiunta con l'omologa svedese a Stoccolma. Intanto, circola un filma, verificato da Sky News, che mostra veicoli militari russi vicino al confine con la Finlandia. Lo stesso video mostra anche lo spostamento di attrezzature militari,

compresi i sistemi di difesa costiera, in quelle che sembrano essere manovre di “avvertimento”.

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L’obiettivo svedese: “Nella Nato entro giugno”

L'obiettivo è che la Svezia aderisca alla Nato nel giugno di quest'anno. Lo affermano fonti riportate dal quotidiano svedese Svenska Dagbladet. L'informazione arriva in parallelo con la Finlandia che presenta oggi la sua nuova analisi della politica di sicurezza e ai socialdemocratici svedesi che elaborano il piano per affrontare la questione internamente. "C'è un prima e un dopo il 24 febbraio", ha affermato il premier svedese Andersson.

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Putin: “Venderemo gas e petrolio ad altri”

"La Russia può aumentare il consumo di petrolio, gas e carbone sul mercato interno e aumentare le forniture in altre parti del mondo". Lo dice il presidente russo Putin ripreso dalla Tass.

La decisione degli occidentali di rifiutare la normale cooperazione con la Russia e parte delle risorse energetiche russe ha già colpito milioni di europei e gli Stati Uniti, ha aggiunto.

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Cina a Biden: “Genocidio? Evitare nuove tensioni”

La Cina "ha sempre sostenuto che sull'Ucraina la massima priorità per tutte le parti interessate è mantenere la calma e la moderazione, cessare il fuoco e fermare la guerra il prima possibile, evitando una crisi umanitaria su larga scala". E' la risposta del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian a una domanda sulle accuse di genocidio del presidente Usa Joe Biden alla Russia con l'aggressione all'Ucraina. "Qualsiasi sforzo della comunità internazionale dovrebbe raffreddare la tensione, non alimentarla, e dovrebbe spingere per una soluzione diplomatica, non aggravare ulteriormente gli scenari", ha aggiunto Zhao.

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Onu: “Quasi 1.900 civili uccisi”

Almeno 1.892 civili sono stati uccisi, e altri 2.558 sono rimasti feriti, dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina il 24 febbraio scorso: lo hanno reso noto le Nazioni Unite, secondo quanto riporta la Cnn. Il bilancio dei decessi include 478 uomini, 308 donne, 30 ragazze e 52 ragazzi, oltre a 71 bambini e 953 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto, ha annunciato l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr).

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Kiev insiste: “Usate bombe al fosforo”

"Le forze russe hanno attaccato il villaggio di Novodanylivka, nella regione di Zaporizhzhia, con bombe al fosforo". Lo ha detto il portavoce dell'amministrazione militare regionale Ivan Ariefiev ripreso dal Kyiv Independent. "L'uso di tali bombe contro i civili - si sottolinea - è vietato dalle Convenzioni di Ginevra".

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Navi turche per l’evacuazione di civili da Mariupol

"La Turchia mette a disposizione navi per l'evacuazione di persone da Mariupol e resta in attesa di una risposta positiva". Lo rende noto il ministero della Difesa di Ankara citato dalla Tass.

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“Genocidio”, Macron frena

Il presidente francese Emmanuel Macron non ha usato il termine "genocidio", come il suo omologo statunitense Joe Biden, per accusare il presidente russo Vladimir Putin in relazione all'Ucraina, mettendo in dubbio l'utilità di una "escalation di parole" per porre fine alla guerra. Intervistato oggi da France 2 sulle dichiarazioni di Biden, Macron ha detto di voler essere "attento ai termini". "È una follia quello che sta succedendo, è una brutalità inaudita, ma allo stesso tempo sto guardando i fatti e voglio cercare il più possibile di continuare a essere in grado di fermare questa guerra e ricostruire la pace, quindi non sono sicuro che l'escalation di parole servirà alla causa", ha aggiunto.

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Marines ucraini si uniscono al battaglione Azov

A Mariupol, alcune unità della 36ma brigata separata di marines intitolata al contrammiraglio Mykhailo Bilinsky sono riuscite a raggiungere ed unirsi al reggimento Azov. Lo ha annunciato su Facebook Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente Zelensky, citato da Ukrinform. La 36ma brigata, secondo invece quanto ha sostenuto il Ministero della Difesa russo, si sarebbe arresa nella città portuale ai soldati di Mosca. "A Mariupol, unità della 36ma Brigata Marine, con un'azione molto rischiosa hanno raggiunto il reggimento Azov sfuggendo alla sconfitta", ha scritto Arestovych.

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Kiev: “I russi vogliono fare la parata della vittoria il 9 maggio a Mariupol”

I russi hanno intenzione di organizzare una parata a Mariupol il 9 maggio, se la loro campagna militare avrà successo: lo afferma Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco, su Telegram, citato da Ukrinform. "Secondo le nostre informazioni, a Ivashchenko (l'autoproclamato sindaco filorusso di Mariupol) è stato ordinato di ripulire parte del distretto centrale della città dai detriti e dai cadaveri per permettere la sfilata del 9 maggio. Tutto indica che gli occupanti vogliano organizzare un 'carnevale della vittoria', in caso di successo", afferma.

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Mariupol, 1.026 i soldati ucraini che si sono arresi

Sono 1.026 i militari ucraini che si sono arresi a Mariupol, tra questi ci sono 162 ufficiali e 47 soldatesse. Lo afferma il Ministero della Difesa russo citato dalla Tass. Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo, maggiore Igor Konashenkov, si sono arresi alle truppe russe "1.026 militari ucraini della 36ma brigata marina, nei pressi dell'acciaieria Ilyich".

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Mosca a Usa: “Basta disinformazione su armi chimiche”

Washington deve "smettere di fare disinformazione" sulle armi chimiche: lo afferma l'ambasciata russa negli Usa, riporta il Guardian. La nota giunge in risposta alle affermazioni di ieri del portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, secondo cui gli Usa temono che Mosca possa cercare di usare le armi chimiche in Ucraina. Washington e Kiev fanno "disinformazione" quando dicono che la Russia potrebbe usare armi chimiche in Ucraina poiche' Mosca ha distrutto le sue ultime scorte chimiche nel 2017, precisa l'ambasciata: "Ned Price si è distinto ancora una volta per i suoi discorsi inutili, non corroborati da una sola prova".

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Battaglia corpo a corpo a Mariupol

L'esercito russo sta cercando di prendere l'impianto siderurgico Azovstal a Mariupol: il controllo di questa fabbrica siderurgica è diventato un punto focale nella battaglia per il controllo della città portuale, con feroci attacchi e perfino combattimenti corpo a corpo nei corridoi dell'enorme complesso industriale usato dai soldati ucraini. Lo riferisce l'esercito di Kiev citato dalla Bbc. L'acciaieria Azovstal è una delle basi operative chiave per le diverse migliaia di combattenti ucraini rimasti nella città assediata. Una parte del battaglione di estrema destra Azov ha scelto come base proprio l'acciaieria.

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Di Maio: “Promuovere una conferenza di pace”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervistato a 'Radio anch'io', dice che per quanto riguarda la guerra in Ucraina bisogna "accelerare sulla diplomazia" e promuovere "una conferenza di pace" preceduta da "un cessate il fuoco".

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Mariupol, mille marine ucraini si sono arresi

Oltre 1.000 marine ucraini, "centinaia" dei quali sono feriti, si sono arresi a Mariupol: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il leader ceceno Ramzan Kadyrov, fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin: lo riporta la Tass. La loro decisione di arrendersi "è un scelta giusta", commenta Kadyrov.

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 Presidenti di Polonia e Lituania incontrano Zelenski

I presidenti di Polonia e Lituania incontreranno oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Il nostro obiettivo è quello di sostenere il presidente Zelensky e i difensori dell'Ucraina in un momento cruciale per il Paese", ha detto Jakub Kumoch - citato dal Kyiv Independent- che dirige il Polish International Policy Bureau e sta accompagnando il presidente polacco. Il presidente lituano Gitanas Nauseda ha twittato che sta andando nella capitale dell'Ucraina con "un forte messaggio di sostegno politico e di assistenza militare".

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Bombardamenti su Kharkiv e Mariupol

Continuano i bombardamenti russi con artiglieria su Kharkiv e aerei su Mariupol dove sono state colpite infrastrutture civili: presa di mira anche la regione di Zaporizhia. Lo ha riferito lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine sulla sua pagina Facebook nel rapporto della mattina, citato dall'Agenzia Unian. Nelle direzioni Donetsk e Tavriya, l'esercito russo sta lanciando attacchi aerei e sta avanzando nell'area del complesso metallurgico Azovstal e del porto.

(Unioneonline)

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