Nel 32esimo giorno di guerra in Ucraina “le truppe russe hanno usato anche bombe a grappolo in una zona residenziale di Krasnohorivka, nella regione di Donetsk”, denuncia Kiev, spiegando su Telegram che "il nemico ha sparato dai lanciarazzi multipli Tornado-C nel settore residenziale di Krasnohorivka. Le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo vietate. Le munizioni sono cadute nelle strade del settore privato". Nelle ultime 24 ore ci sono inoltre stati almeno 30 bombardamenti nella zona di Kiev.

La difesa ucraina dal canto suo reagisce incendiando nella cittadina di Henichesk, sul Mare d'Azov, la sede dei militari russi. E il ministero ucraino della Difesa, citato dalla Bbc, informa che è stato ucciso il settimo generale russo sul campo, Yakov Rezantsev, colpito durante un attacco.

Mentre viene reso noto che martedì ripartono i colloqui Russia-Ucraina in presenza, in Turchia, sul fronte dei contatti la notizia più clamorosa della giornata è l’intervista che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha concesso ai media russi. Mosca aveva ordinato di non diffonderla ma Meduza, sito russo di opposizione, non ha rispettato il diktat. “Ci sono stati diversi tentativi di eliminarmi”, ha detto il leader di Kiev, e l’Ucraina “sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità". Allo stesso tempo però “non ci sediamo affatto a un tavolo se si parla di una sorta di smilitarizzazione, una sorta di denazificazione. Per me sono cose assolutamente incomprensibili".

Restano tese intanto le relazioni Usa-Russia dopo che il presidente Joe Biden in visita in Polonia ha definito prima “macellaio” e poi “dittatore” Vladimir Putin dicendo anche che "non può restare al potere". Il segretario di Stato Antony Blinken “corregge” il presidente dicendo che non voleva evocare un cambio di regime. E arriva anche il distinguo di Emmanuel Macron, che non userebbe nei confronti di Putin la parola “macellaio” e invita a non alimentare una escalation. 

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Gli aggiornamenti di ora in ora:

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Zelensky: “A Mariupol 2mila bimbi rapiti dai russi”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l'assedio russo a Mariupol una "catastrofe umanitaria", affermando che le forze russe hanno portato via dalla città oltre 2.000 bambini. Lo riporta la Cnn, citando l'intervista del presidente con giornalisti indipendenti russi.

"Secondo le nostre informazioni, sono stati portati via più di duemila bambini, il che significa che sono stati rapiti", ha detto Zelensky. "La loro posizione esatta è sconosciuta. Possono essere lì con o senza genitori. E' spaventoso. Li tengono come merce di scambio", ha aggiunto.

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Michel: “Dai russi crimini di guerra, ma va mantenuto il dialogo con Putin”

"Credo profondamente che i russi in Ucraina abbiano commesso dei crimini di guerra". Ma "d'altra parte, per necessità, credo che dobbiamo mantenere un dialogo con Vladimir Putin, perché, che ci piaccia o no, oggi è lui che siede al Cremlino". Così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su Twitter.

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Giornalista no war: “Le sanzioni colpiscono tutti i russi”

"Le sanzioni colpiscono duramente non solo gli oligarchi, ma tutti i russi, anche la classe media che guarda a Occidente. La russofobia è al massimo. E questo umore potrebbe provocare una reazione opposta. Serve il dialogo, magari attraverso la cultura. Per questo credo sia l'approccio sbagliato censurare le cose appartenenti alla cultura russa": lo ha detto a Che Tempo che Fa su Rai 3 Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che ha contestato la guerra in Ucraina durante il telegiornale serale della tv russa.

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Zelensky: “Ci sono stati diversi tentativi di eliminarmi”

"Ho sentito molte persone che sostengono che la mia eliminazione è pianificata. Probabilmente ci sono stati diversi tentativi": lo afferma il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nella sua prima intervista ai media russi dall'inizio della guerra, pubblicata sul sito anti Putin Meduza. L'Ucraina, ha aggiunto, "sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità".

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Meduza pubblica l’intervista “vietata” a Zelensky

Il sito russo di opposizione Meduza ha pubblicato l'intervista rilasciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videoconferenza al portale e ad altri media russi, che Mosca aveva diffidato dal trasmettere, minacciando conseguenze legali. "Questa non è solo una guerra. E' molto peggio", è il titolo del lungo colloquio, di cui viene anche pubblicato il video, della durata di circa un'ora e mezza.

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Mosca ai media russi: “Non trasmettete l’intervista a Zelensky”

L'ente regolatore dei media di Mosca ha avvertito di non pubblicare né trasmettere l'intervista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rilasciata oggi ad alcuni media russi per la prima volta dall'inizio della guerra. Lo riferisce Sky News.

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Zelensky all’Occidente: “Non avete coraggio”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato oggi l'Occidente di non aver abbastanza "coraggio" quando si tratta di aiutare l'Ucraina, ripetendo la sua richiesta di inviare aerei e carri armati a Kiev. Parlando in un nuovo video sui suoi canali social, Zelensky ha affermato che l'Occidente "gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet". "Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol – dice -. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l'1% del loro coraggio".

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Colloqui in presenza confermati dal capo negoziatore russo

I colloqui in presenza sono stati confermati sul suo account Telegram anche dal capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, che ha precisato che si terranno tra martedì e mercoledì.

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Di Maio: “Da Putin pericolo di azioni ancora più disperate”

"La pace. Ogni iniziativa a livello nazionale e internazionale deve portare al raggiungimento della pace e della stabilità in Ucraina e in tutta l'Europa. Nelle prossime settimane la furia dell'esercito russo potrebbe intensificarsi sempre di più. La guerra di Putin va fermata. Il pericolo è reale, le bombe russe stanno esplodendo in Ucraina causando la morte di centinaia di civili. Bombe che scoppiano ai confini dell'Ue. Questa invasione violenta va fermata, prima che la guerra diventi ancora più catastrofica e Putin porti avanti azioni ancora più disperate". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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Il sospetto killer di Nemtsov guida i ceceni a Mariupol

A guidare le truppe cecene che partecipano all'assedio di Mariupol c'è Ruslan Geremeyev, sospettato di essere tra i responsabili dell'omicidio di Boris Nemtsov, l'ex vicepremier di Boris Eltsin e oppositore di Vladimir Putin, assassinato nel 2015 a Mosca. Lo afferma un video pubblicato dal leader ceceno Ramzan Kadyrov, ripreso da Meduza.

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Domani round di colloqui Russia-Ucraina in Turchia

Il prossimo round di colloqui tra Ucraina e Federazione Russa si svolgerà in presenza dal 28 al 30 marzo in Turchia. Lo ha annunciato uno dei membri della delegazione ucraina, David Arahamiya su Facebook, riferisce Ukrinform. "Oggi, al round di colloqui in video, è stato deciso di tenere il prossimo round in presenza in Turchia dal 28 al 30 marzo", ha affermato.

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Kiev: “Senza valore il referendum sull’annessione di Lugansk a Russia”

"Qualsiasi" falso referendum "nei territori temporaneamente occupati è giuridicamente insignificante e non avrà conseguenze legali". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, commentando l'ipotesi di una consultazione popolare nell'autoproclamata repubblica separatista di Lugansk per l'annessione a Mosca, che alla vigilia del conflitto ne aveva riconosciuto l'indipendenza, insieme quella di Donetsk. Il portavoce di Kiev, citato da Ukrinform, si è inoltre detto convinto che nessun Paese al mondo riconoscerebbe la validità del referendum.

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Prima intervista di Zelensky ai media russi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato oggi per la prima volta dall'inizio della guerra un'intervista ai giornalisti russi, che hanno promesso di pubblicare in serata l'intera conversazione senza censure. Lo riporta l'Ukrainian Pravda. La conversazione è durata due ore. Tra i giornalisti che hanno intervistato il presidente ucraino, il caporedattore di Meduza Ivan Kolpakov, il caporedattore di Dozhd TV Tikhon Dzyadko, lo scrittore e giornalista Mikhail Zigar e il corrispondente di Kommersant Vladimir Solovyov.

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Gli ucraini incendiano la sede dei militari russi

Manifestanti ucraini hanno dato alle fiamme un edificio, sede del locale distretto militare, che ospitava temporaneamente i militari occupanti russi, nella cittadina di Henichesk, sul Mare d'Azov, nella regione di Kherson. Lo afferma Serhii Khlan, deputato del Consiglio regionale di Kherson, citato dal Kyiv Independent. 

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La Brigata Azov: “Putin ci chiama nazisti come scusa per stragi”

"Non c'è alcun legame tra noi e il movimento nazista. Il nostro scopo è salvare l'Ucraina e la sua integrità. Putin usa la sua propaganda per chiamarci nazisti per trovare un pretesto per uccidere gli ucraini". E' quanto sottolinea in un'intervista all'Ansa Maksim Zhorin, terzo comandante della Brigata Azov, attualmente operativo nell'Oblast di Kiev. "Ad Irpin in questi due giorni gli attacchi sono diminuiti, abbiamo distrutto alcuni tank russi e li abbiamo buttati nel fiume. Ora sono lì, assieme ai pesci", racconta Zhorin, tra i massimi esponenti del reggimento Azov e tra i combattenti che, nel 2014, cacciarono i russi da Mariupol.

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Ore 13.45 – La Turchia: “Non bisogna bruciare i ponti con Mosca”

La Turchia e altre nazioni devono ancora parlare con la Russia per aiutare a porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto oggi il portavoce presidenziale della Turchia Ibrahim Kalin, citato da Reuters, aggiungendo che Kiev ha bisogno di più sostegno per difendersi. "Se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine della giornata?", ha affermato Kalin al forum internazionale di Doha, citato dal Guardian.

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Macron, “non userei la parola macellaio per Putin”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che "non utilizzerebbe" nei confronti di Vladimir Putin la definizione di "macellaio", usato per il presidente russo da quello americano Joe Biden. E ha aggiunto che non bisogna alimentare "una escalation né di parole né di azioni" in merito alla guerra in Ucraina. Il presidente francese ha fatto sapere che "domani o dopodomani" parlerà al telefono con Putin per organizzare un'operazione di evacuazione di civili dalla città di Mariupol.

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Blinken, nessuna strategia per un cambio di regime a Mosca

Gli Stati Uniti non hanno alcuna strategia per un cambio di regime in Russia: lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken in Israele dopo che ieri Joe Biden ha affermato che il leader russo Vladimir Putin "non può rimanere al potere". "Penso che il presidente e la Casa Bianca ieri sera abbia sottolineato semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in un'aggressione contro l'Ucraina o contro chiunque altro".

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Cerca di entrare con una granata nella metropolitana di Kiev, arrestato

La polizia di Kiev ha arrestato un uomo che cercava di entrare in una stazione della metropolitana della città con una granata e numerose munizioni: lo ha reso noto la polizia della capitale sulla sua pagina Facebook. Gli agenti lo hanno fermato per un controllo e hanno trovato nella sua borsa una granata F-1, una miccia e 76 proiettili. Ora rischia fino a sette anni di carcere.

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Mosca, nella notte abbattuti 18 droni ucraini

I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto la notte scorsa 18 droni ucraini: lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta la Tass.

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Colpito un deposito di missili per la difesa aerea vicino a Kiev

Missili russi lanciati da navi nel Mar Nero hanno colpito e distrutto un deposito di missili e sistemi difensivi nei pressi di Kiev, secondo quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. Il deposito, aggiunge il ministero, conteneva sistemi di difesa aerea S-300 e missili Buk. La stessa fonte precisa che il deposito di carburante colpito ieri nei pressi di Kiev, che riforniva le truppe ucraine nelle regioni occidentali del Paese, è stato raggiunto da missili a lunga gittata lanciati da aerei.

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Concordati due corridoi umanitari dal Donbass

Due corridoi umanitari nelle regioni di Donetsk e Lugansk sono stati concordati per oggi. Lo ha reso noto il ministro per la reintegrazione dei territori occupati dell'Ucraina, Iryna Vereshchuk, durante un briefing. "Ad oggi sono stati concordati due corridoi umanitari per le regioni di Donetsk e Lugansk: dalla città di Mariupol alla città di Zaporizhia con mezzi propri. Mentre è stata concordata l'evacuazione centralizzata in autobus da Berdyansk a Zaporizhia", ha affermato il ministro aggiungendo che 15 autobus sono in partenza da Zaporizhia su questo tragitto.

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Respinti gli attacchi russi a est

Le forze ucraine hanno respinto con successo gli attacchi russi nelle regioni di Donetsk e Lugansk (est) nelle ultime 24 ore: lo riporta il Kyiv Independent. Nello stesso periodo i soldati di Kiev hanno distrutto otto carri armati russi, 11 tra veicoli blindati e altri veicoli militari, e un mortaio. Secondo l'aeronautica ucraina, inoltre, sono stati abbattuti un aereo, 12 velivoli senza pilota e due missili da crociera.

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Kiev, “139 bambini sono rimasti uccisi”

Sono 139 i bambini ucraini rimasti uccisi nella guerra dall'inizio dell'invasione russa, secondo le informazioni dell'ufficio del Procuratore generale riportate su Telegram e citate da Ukrinform. Più di 205 sono i bambini feriti. 

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“I russi cercano di accerchiare le forze ucraine a est”

Le forze russe cercano di accerchiare quelle ucraine davanti alle regioni separatiste nell'est del Paese: lo ha reso noto in un tweet il ministero della Difesa britannico nel suo rapporto di intelligence quotidiano sulla guerra in Ucraina. Allo stesso tempo i soldati russi stanno avanzando da Kharkiv a nord e da Mariupol a sud, ma il campo di battaglia nell'Ucraina settentrionale "rimane in gran parte statico con i contrattacchi ucraini locali che ostacolano i tentativi russi di riorganizzare le loro forze".

(Unioneonline)

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