"È un momento decisivo per l'Unione europea. Sono fiducioso che oggi daremo lo

status di candidato all'Ucraina e alla Moldavia e esprimeremo una chiara e forte prospettiva europea per la Georgia".

Così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, nel giorno in cui i leader degli Stati Ue si riuniscono a Bruxelles per discutere delle richieste di adesione presentate da Kiev e Chisinau, che ha ottenuto il via libera dall’Europarlamento

Per quanto riguarda il consiglio europeo, al centro del summit, dove è arrivato anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, c’è anche la risposta europea alla crisi energetica innescata dal conflitto in Ucraina

Il Consiglio, come si legge nella bozza del documento circolata in queste ore, "nel contrasto all'uso come arma del gas da parte della Russia, invita la Commissione a perseguire gli sforzi nell'assicurare le forniture energetiche a prezzi accessibili".

Si punta dunque sul cosiddetto “price cap”, ovvero un tetto al prezzo del gas, provvedimento sostenuto, tra gli altri, dall’Italia.

Proprio in queste ore, la Germania ha attivato l'allarme nel piano di emergenza sul gas. La decisione, concordata nel governo di Olaf Scholz, è stata comunicata dal ministero dell'Economia e del Clima guidato dal verde Robert Habeck. "Al momento l'approvvigionamento del gas è garantito", ha anche assicurato il ministero. Il piano prevede tre step: allerta, allarme ed emergenza.

"Il gas è da subito in Germania un bene scarso", ha proseguito Habek, “e dobbiamo ridurre l'uso del gas già d'estate". L'estate è "ingannevole", "ma l'inverno arriva e dobbiamo riempire i depositi", ha concluso.

Intanto, dalla Russia arrivano nuovi strali verbali ai leader Ue, per voce – ancora – del vicepresidente del Consiglio di sicurezza e ex presidente russo Dmitry Medvedev, che già nei giorni scorsi aveva lanciato duri attacchi all’Occidente.

“Senza offesa per nessuno, ma è evidente a tutti che Mario Draghi non è Silvio Berlusconi e Olaf Scholz non è Angela Merkel. Si tratta di persone nuove e di una nuova era di governo, a mio avviso tutt'altro che ottimale", ha scritto su Telegram.

Aggiungendo: “Il problema della degenerazione della politica europea è soprattutto legato al fatto che è diventata una pallida riserva dei solisti americani. Charles de Gaulle potrebbe opporsi a qualsiasi presidente americano. E ora quali europei lo faranno senza stringersi la mano? Non pensano al futuro. Sono limitati solo dai loro flaccidi obiettivi elettorali".

(Unioneonline/l.f.)

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