Inizia il conto alla rovescia per l'attesissimo lancio di Natale del telescopio spaziale James Webb (Jwst), erede del più celebre Hubble e frutto della collaborazione tra Nasa, Agenzia spaziale europea (Esa) e agenzia spaziale canadese (Csa).

Collocato sulla rampa di lancio dello spazioporto di Kourou (Guyana francese) a bordo del razzo Ariane-5, il nuovo telescopio è pronto per partire il 25 dicembre, tra le 13:20 e le 13:52 (ora italiana), e intraprendere così una missione storica che permetterà di vedere l'universo come mai prima.

Il telescopio Jswt viaggerà su una traiettoria di fuga diretta verso la sua destinazione a più di 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, nel cosiddetto "secondo punto di Lagrange” (L2) lungo l'asse Terra-Sole. Il primo “messaggio” di Webb sulla Terra arriverà a una ventina di minuti dal lancio, poco prima che si separi dal razzo per iniziare la sua vita solitaria nello spazio.

Il segnale apparirà come un picco di onde radio su un monitor grazie all'antenna di 10 metri di Malindi (Kenya), gestita dall'Agenzia spaziale italiana (Asi) e parte della rete di collaborazione Estrack dell'Esa. A questo segnale iniziale seguirà un flusso di informazioni per comunicare agli operatori lo stato del veicolo spaziale dopo le fatiche del lancio, e allo stesso tempo sarà possibile, per il team dell'Esa nel Centro Operativo dell'Agenzia in Germania, trasmettere comandi e informazioni importanti sulla missione al Controllo della Missione Webb della Nasa. Dal momento della separazione, Malindi avrà tre fasi di visibilità con la missione: inizialmente la stazione Esa comunicherà con Webb per la prima ora dopo la separazione, quindi l'antenna della Nasa a Canberra si unirà al supporto e Malindi passerà a un ruolo di backup.

Quando il veicolo spaziale non sarà più visibile da Canberra, Malindi riprenderà le redini, prima che la stazione della Nasa di Madrid subentri nel supporto. Dopo la separazione, e durante il supporto a Webb, la stazione di Malindi monitorerà anche le attività del lanciatore Ariane per circa un'ora dopo il decollo.

(Unioneonline/v.l.)

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