Una serata di svago si è trasformata in tragedia per Alessandro Tocco, 29 anni, originario di Chieti, morto improvvisamente all’alba di domenica mentre si trovava in una discoteca di Sant Antoni, a Ibiza.

Il giovane, che sull’isola lavorava come cuoco per la stagione estiva, si è accasciato a terra dopo aver accusato un malore. Inutili i soccorsi: è deceduto durante il trasporto in ospedale.

Sulla vicenda sta ora indagando la Guardia Civil spagnola, che ha già disposto l’autopsia per fare piena luce sulle cause del decesso improvviso. La notizia ha raggiunto rapidamente l’Italia, scuotendo le comunità di Chieti e San Giovanni Teatino, dove vivono i genitori e la sorella di Alessandro, conosciuto da tutti come “Topolino”.

Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Diario de Ibiza, Tocco si trovava nel locale insieme a un amico italiano quando, intorno alle sei del mattino, ha cominciato a sentirsi male.

Trasportato in un’infermeria interna alla discoteca, le sue condizioni sono apparse subito critiche. Il personale del locale ha chiamato i soccorsi e un’ambulanza lo ha trasportato all’ospedale Can Misses, dove però i tentativi di rianimazione sono risultati vani.

In mattinata la Guardia Civil ha informato il vice consolato onorario d’Italia a Ibiza e Formentera. Dal momento che sull’isola non sono presenti familiari del giovane, è stato coinvolto anche il consolato generale di Barcellona, che ha allertato le autorità italiane.

Alessandro Tocco avrebbe compiuto 30 anni l’8 ottobre. Dopo la scuola media “Ramiro Ortiz” a Chieti e il diploma all’istituto professionale “Umberto Pomilio”, ha iniziato una carriera da cuoco che lo ha portato in giro per l’Europa. Aveva lavorato a Corfù, in Inghilterra (nella contea di Kent), e in varie località italiane tra Salento e Abruzzo.

Amava il suo lavoro, come dimostrano le parole pubblicate sui social: “When you love what you have, you have everything you need” (“Se sei grato per quello che hai e lo ami, allora non hai bisogno di altro per essere felice”).

(Uniooneonline/Fr.Me.)

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