A dare la notizia è stata l'organizzazione pro-tibetana International Campaign for Tibet, con sede a Washington, ma la conferma è poi arrivata da fonti della famiglia del leader spirituale tibetano. Rinpoche è morto nella sua casa nell'Indiana, negli Stati Uniti.

"Forse (la sua morte) servirà a dare vera urgenza alla necessità di colloqui fra gli emissari del Dalai Lama e la Cina", ha dichiarato Robie Barnett, un esperto di Tibet della Columbia University di New York. Un primo round di colloqui si è tenuto lo scorso luglio e il secondo è previsto per ottobre, secondo fonti cinesi ben informate citate dalla Reuters. Secondo International Campaign for Tibet, il fratello del Dalai Lama "non aveva alcuna fiducia nelle intenzioni di Pechino riguardo al Tibet". Taktser Rinpoche, il cui nome religioso era Thupten Jigme Norbu, all'età di tre anni fu riconosciuto come reincarnazione dell'abate del monastero buddista di Kumbum, nella provincia cinese di Qinghai. Lascia una moglie e tre figli.
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