Telefonata tra Vladimir Putin e Mario Draghi. Al centro del colloquio la guerra in Ucraina, non solo per quanto riguarda la ripresa dei negoziati, ma anche gli effetti delle sanzioni, a cominciare dalle forniture di energia e dal grano bloccato nei porti

Nel corso del colloquio telefonico, ha spiegato il Cremlino, il leader russo ha confermato che Mosca ha intenzione di garantire una fornitura ininterrotta di gas all'Italia ed è pronta ad aiutare a superare la crisi alimentare in cambio della revoca delle sanzioni.

Secondo quanto riferito invece da Draghi in conferenza stampa, durante il colloquio il presidente russo ha sottolineato che "la crisi alimentare è colpa delle sanzioni e che se le sanzioni fossero tolte la Russia potrebbe esportare grano. Ma ovviamente le sanzioni sono lì perché la Russia ha attaccato l'Ucraina". 

"Ho cercato il presidente Putin – ha aggiunto il premier - lo scopo era chiedere se si potesse far qualcosa per sbloccare il grano che oggi è nei depositi in Ucraina perché la crisi alimentare che si sta avvicinando e in alcuni paesi africani è già presente avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili".

Ancora, ha detto, Draghi, nel corso della telefonata “ha parlato quasi solo lui sul piano generale. Per me era importante vedere se si poteva sbloccare la questione del grano bloccato nei porti del mar Nero".

Sul fronte dei negoziati, Draghi ha ricordato la figura dell’ex leader di Israele Yitzhak Rabin, che “incarna la ricerca incessante della pace. La tregua raggiunta con l'Egitto negli anni '70, gli Accordi di Oslo del 1993 che gli valsero il Premio Nobel per la Pace, e il trattato con la Giordania nel 1994 sono un punto di riferimento per tutti coloro che credono nel negoziato come l'unico modo per risolvere le controversie, anche le più aspre e violente”.

"Non ho però visto spiragli di pace" dalla telefonata con il presidente russo Putin, ha evidenziato il premier.

LA POLITICA INTERNA – Per quanto riguarda la politica italiana, Draghi ha assicurato che verranno raggiunti tutti gli obiettivi fissati dal Pnrr e “anche sulla delega fiscale – ha aggiunto – siamo vicini a un accordo. Il programma del governo va avanti e va avanti bene".

(Unioneonline/l.f.)

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