Potrebbero rappresentare un barlume di speranza quei “colpi” che i sonar hanno captato nel Nord Atlantico nella zona in cui due giorni fa è scomparso il sommergibile con 5 persone a bordo. Il Titan si era immerso verso il relitto del Titanic, a 3.800 metri di profondità al largo delle coste del Canada. Poi è scomparso.

I soccorritori stanno utilizzando i sonar: un aereo canadese P-8 coinvolto nelle ricerche “ha sentito dei colpi nell'area ogni 30 minuti. Quattro ore dopo è stato dispiegato un ulteriore sonar e si sentivano ancora dei colpi”, si legge in un'e-mail interna inviata ai funzionari del Dipartimento per la sicurezza interna degli Usa. Il sonar ha captato dei colpi anche secondo un promemoria interno del governo degli Stati Uniti ma il documento non chiarisce quando i rumori sono stati uditi, per quanto tempo e cosa potrebbe averli causati.

La presenza di “rumori sottomarini” è stata confermata anche dalla Guardia costiera.

L'equipaggio del Titan può contare al massimo su 96 ore di ossigeno dall'inizio della missione, 41 ore dalle 13 di martedì, sempre che l'integrità dello scafo non sia stata danneggiata dall'enorme pressione sottomarina o da un incidente.

Per le attività di ricerca si stanno impiegando veicoli telecomandati che danno la possibilità di cercare e recuperare oggetti negli abissi sino a 6.000 metri di profondità mentre un aereo canadese P-3 ha sganciato boe sonore nella zona in cui è affondato il Titanic che possono registrare eventuali suoni emessi dal sommergibile sino a 3.962 metri di profondità.

Il Polar Prince, la nave che assisteva la missione, ha perso i contatti con il Titan circa un'ora e 45 minuti dopo l'inizio dell'immersione, quando avrebbe dovuto essere ad oltre la metà del tragitto. A bordo della spedizione, che costa 250mila dollari a testa, c'erano il 58enne milionario britannico Hamish Harding (che lo scorso anno era volato nello spazio a bordo del quinto volo commerciale di Blue Origin, la società spaziale di Jeff Bezos), il businessman pakistano residente a Londra Shahzada Dawood col figlio Suleman, il 77enne esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henri Nargeolet e Stockton Rush, fondatore e ceo di OceanGate, l'azienda proprietaria del Titan.

(Unioneonline/s.s.)

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