Pur di andare in pensione con un anno di anticipo ha scelto di cambiare sesso.

Protagonista della vicenda è un uomo di 60anni di Lucerna (Svizzera), che ha deciso di sfruttare di alcune “crepe” nella legislazione elvetica con un eclatante escamotage. A cominciare da quella individuata nella nuova normativa per il cambio di sesso, entrata in vigore a inizio gennaio, che prevede che per cambiare generalità il cittadino si sottoponga a un semplice un colloquio di 10 minuti con i pubblici ufficiali versando poi una tassa di poche decine di euro. 

Così ha fatto il 60enne, che – ritrovandosi donna anche solo e soltanto anagraficamente – è potuto rientrare negli aventi diritto a una pensione pagata con fondi pubblici con un anno di anticipo. Un sussidio che può far incassare anche un cospicuo assegno di 27mila euro. 

Ovviamente, il caso, provocatorio, ma neanche tanto, ha rinfocolato oltralpe il dibattito sulla nuova legislazione in materia di cambio sesso e anche aspre critiche per le maglie troppo larghe del sistema di erogazione delle indennità.

(Unioneonline/l.f.)

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