Due mesi sono passati dall’inizio della guerra in Ucraina. Una Pasqua ortodossa macchiata di sangue quella odierna, i missili russi hanno colpito Odessa provocando otto vittime e una ventina di feriti.

Kiev lancia anche l’allarme su un possibile attacco chimico, mentre Mosca da canto suo sostiene che il governo ucraino stia organizzando un’operazione provocatoria con l’uso di ammoniaca nel porto Yuzhny, così da attribuire poi la colpa ai russi. E il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba paragona la lotta ucraina alla Resistenza italiana, lo fa nel corso di un’intervista a ‘Che tempo che fa’ su Rai3: “Sono convinto che un giorno in Ucraina ci sarà una festa nazionale per la vittoria contro i nazisti, come è accaduto in Europa. Noi siamo dalla parte giusta della storia, come lo è stata la Resistenza italiana”.

Resta drammatica la situazione a Mariupol, dove l’acciaieria Azovstal è sotto assedio. Il vice comandante del battaglione Azov, Sviatoslav Palamar, che si trova asserragliato nell’impianto, in un video ha accusato duramente i russi: “Oggi, a Pasqua, gli invasori russi continuano a bombardare e tentare di assaltare l'impianto Azovstal nella città assediata di Mariupol, lanciando attacchi aerei sulle teste dei bambini. Ricordate, proprio ora che condividete le immagini di Pasqua e vi godete la tregua, il nemico sta sganciando bombe sulle teste di bambini innocenti a Mariupol”.

L’Onu ha chiesto una “tregua immediata” al fine di aprire un corridoio umanitario nella città martire. Anche Papa Bergoglio, durante la preghiera del Regina Coeli, ha rinnovato il suo “appello a una tregua pasquale, segno minimo e tangibile di una volontà di pace: si arresti l'attacco per venire incontro alle sofferenze della popolazione stremata”. Ma niente da fare, anche oggi il corridoio umanitario è fallito nella città martire, mentre Kiev chiede a Mosca colloqui vicino all’acciaieria Azovstal.

Oggi c’è stato anche un colloquio telefonico tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Tutto incentrato sui negoziati, con Erdogan che ha ribadito la volontà di Ankare di sostenere il processo negoziale anche con un ruolo di mediazione, mentre Zelensky ha sottolineato la necessità “dell’immediata evacuazione dei civili da Mariupol, compresa l’acciaieria Azovstal.

Intanto nella capitale ucraina giovedì è atteso il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che prima però sarà ad Ankara e poi a Mosca. "Ingiusta e illogica" è stata definita da Zelensky la decisione di Guterres di andare prima in Russia. "La guerra è in Ucraina, non ci sono corpi nelle strade di Mosca. Sarebbe logico prima" venire a Kiev "per vedere la gente qui e le conseguenze dell'occupazione", ha rimarcato il presidente ucraino.

Ieri sera il presidente russo Vladimir Putin ha preso parte alla veglia pasquale nella cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, cerimonia celebrata dal patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill.

Le notizie di ora in ora:

Kuleba: “Nostra lotta come la Resistenza italiana”

"Sono convinto che un giorno in Ucraina ci sarà una festa nazionale per la vittoria contro i nazisti, come è accaduto in Europa. Noi siamo dalla parte giusta della storia, come lo è stata la resistenza italiana". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Che tempo che fa su Rai 3.

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Biden: “Kiev resiste ancora”

"Due mesi dopo che Putin ha lanciato il suo attacco non provocato e non giustificato contro l'Ucraina Kiev ancora resiste. Il presidente Zelensky e il suo governo democraticamente eletto resta al potere": lo twitta Joe Biden, promettendo che gli Usa continueranno a "sostenere gli ucraini nella loro battaglia per difendere la loro patria".

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Kiev propone colloqui vicino ad Azovstal

L'Ucraina ha proposto alla Russia colloqui nei pressi del sito dell'acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo rende noto la presidenza ucraina.

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Kiev: “Minaccia di attacchi missilistici russi dal Mar Nero”

Due dozzine di navi russe continuano a incrociare nel mar Nero. Nel numero sono inclusi anche sottomarini missilistici. Lo riferisce il comando operativo ucraino 'Sud' citato da The Kyiv Independent. Secondo il comando, persiste la minaccia di attacchi missilistici dal mare.

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Colpo d’artiglieria ucraino su villaggio russo

Un colpo di artiglieria sparato dal territorio ucraino è caduto vicino a un villaggio nella regione russa di Belgorod. Lo affermato su Telegram il capo dell'amministrazione distrettuale Vladimir Pertsev, citato dalla Tass, specificando che si tratta del villaggio di Otradnoye, a 7 chilometri dal confine.

"Un proiettile sparato dall'Ucraina si è schiantato su un campo agricolo e non su un cimitero, come hanno affermato alcuni media. C'era solo un proiettile e non sei, contrariamente a quanto affermato da alcune fonti inaffidabili. Non ha causato distruzione, né vittime La situazione nel villaggio è calma", ha detto Vladimir Pertsev.

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"Fallito corridoio a Mariupol”

I corridoi umanitari che le autorità ucraine cercavano di organizzare da Mariupol sono falliti anche oggi. Lo ha riferito la vicepremier di Kiev, Iryna Vereschuk, spiegando che un nuovo tentativo verrà fatto domani. Al momento, i piani di evacuazione non comprendono i civili bloccati all'interno dell'acciaieria Azvostal.

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Quasi 5,2 milioni di profughi

Sono quasi 5,2 milioni gli ucraini che hanno lasciato il Paese dal 24 febbraio, data dell'invasione russa. Lo rende noto l'Unhcr precisando che il numero esatto è di 5.186.744. Di essi 1.151.000 sono fuggiti dall'Ucraina in aprile contro i 3,4 milioni del mese di marzo. All'interno dell'Ucraina gli sfollati sono oltre 7,7 milioni.

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“Tank russi con bandiera ucraina bombardano Kherson”

L'esercito russo bombarda i territori occupati nella regione di Kherson con carri armati che battono bandiera ucraina. Lo afferma il comando operativo Sud dell'Ucraina citato da Ukrinform sottolineando che si tratta di provocazioni.

In particolare, i tank con bandiera ucraina hanno fatto irruzione nella periferia del villaggio di Hrozove. La colonna si è quindi spostata in direzione del villaggio di Molodetske.

"Le truppe russe - aggiunge il comando - continuano a esercitare pressioni psicologiche e di fuoco sui civili, svolgono attività di propaganda per aizzare la popolazione contro il governo ucraino ai fini di creare pseudo-repubbliche, screditare le forze armate ucraine con falsi attacchi e bombardamenti".

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Kiev: “Serve embargo completo su gas e petrolio”

"Il fatto che la guerra in Ucraina sia in corso, che la nostra gente, i nostri bambini vengano uccisi, chiarisce che l'attuale politica delle sanzioni è insufficiente. Nuove sanzioni devono essere imposte costantemente". Lo ha detto il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, in un'intervista all'emittente francese TF1, riferisce Ukrinform. "Il sostegno dell'Ue all'imposizione di un embargo completo su energia, gas e petrolio russi, nonché sanzioni contro tutte le banche russe è molto importante per l'Ucraina" ha sottolineato.

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Prete di Bucha: “Il Papa venga qui a vedere”

"Diamo il benvenuto a qualsiasi tentativo di trovare la pace. E se l'arrivo di papa Francesco potrà contribuire a questo, noi lo aspettiamo. È anche importante che venga a vedere con i suoi occhi cosa è successo qui".

Lo ha detto Andrei Golovin, prete della chiesa ortodossa di Bucha, il paese a nord ovest di Kiev martoriato dai russi, al termine delle celebrazioni per la Pasqua. Far portare la croce a due donne, russa e ucraina, "è una buona idea di unità, ma una delle due parti deve ammettere le proprie colpe e pentirsi", ha aggiunto riferendosi alla Via Crucis a Roma.

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Gli ingressi dei profughi in Italia superano quota 100mila

A due mesi dall'inizio della guerra gli ingressi di profughi ucraini in Italia hanno superato quota 100mila. Sono precisamente 100.306, secondo quanto riporta il sito del Viminale: 51.880 sono donne, 12.426 uomini e 36.000 minori. Le città di destinazione dichiarate all'ingresso in Italia continuano ad essere Milano, Roma, Napoli e Bologna. L'incremento, rispetto a ieri, è di 518 ingressi.

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Erdogan ribadisce a Zelensky offerta ruolo mediazione

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conversazione telefonica incentrata sui negoziati Russia-Ucraina. Lo riferisce l'ufficio della presidenza turca citato dalla Tass. Durante la telefonata, Erdogan ha ribadito la volontà della Turchia di sostenere il processo negoziale, anche con un ruolo di mediazione.

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Finora deportati in Russia quasi un milione di ucraini

La Russia ha deportato a forza finora quasi un milione di cittadini ucraini dai territori militarmente occupati in Ucraina: per l'esattezza 951.000, di cui 174.689 bambini. Lo scrive il sito del giornale ucraino Kyiv Independent, citando il ministero russo della Difesa.

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Altri due bambini uccisi a Donetsk

Avevano 14 e 5 anni le ultime due piccole vittime ucraine. Sono rimaste uccise a Donetsk dove la loro casa è stata distrutta durante i combattimenti tra russi e ucraini, ha comunicato in un tweet il governatore della regione Pavlo Kyrylenko. Secondo l'ultimo rapporto dell'Onu aggiornato al 21 aprile sono 184 i bambini uccisi e 286 quelli feriti dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina.

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In corso tentativo per nuovo corridoio a Mariupol

Un nuovo tentativo per aprire un corridoio umanitario a Mariupol è in corso: la vicepremier Iryna Vereschuk ha annunciato, su Telegram, l'inizio delle operazioni a partire dalle 12 ora locale (le 11 in Italia). Lo riporta la Bbc online. I cittadini che riuscissero ad essere evacuati verrebbero portati a Zaporizhzhia. I passati tentativi di aprire corridoi sono falliti, con accuse reciproche da parte di Kiev e Mosca circa le responsabilità. Vereschuk ha messo in guardia i civili, chiedendo di "stare attenti e vigili": il rischio - ha detto - è che che i russi possano organizzare un "corridoio parallelo che porti in territori russi".

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Kiev a Mosca, “accetti una vera tregua pasquale”

Mykhailo Podolyak, alto negoziatore ucraino e consigliere del presidente Zelensky, ha esortato Mosca, oggi nel giorno della festività ortodossa, ad accettare una "vera tregua pasquale", ad "aprire immediatamente un corridoio umanitario per i civili" e a concordare un "ciclo speciale di negoziati" per facilitare lo scambio di militari e civili. "La Russia attacca costantemente Azovstal a Mariupol. Il luogo in cui si trovano i nostri civili e i soldati è bersagliato da pesanti bombardamenti aerei, fuoco di artiglieria e da un'intensa concentrazione di forze e attrezzature per l'assalto", scrive Podolyak su Twitter.

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Otto i civili morti in bombardamenti russi in Lugansk

Sono almeno otto le persone uccise e altre due rimaste ferite ni bombardamenti d'artiglieria compiuti dai russi nella parte della regione di Lugansk, nel Donbass, ancora controllata dall'Ucraina: lo fa sapere governatore dell'Oblast di Lugansk, Serhiy Haidai, citato da vari media fra cui la Bbc. Ieri i morti erano sei, divisi fra le cittadine di Hirske e Zolote, a questi si sono aggiunte oggi due donne incinte, i cui cadaveri sono stati rinvenuti sotto le macerie di una casa distrutta alcuni giorni fa a Popasna. Haidai ha detto anche che un posto di polizia è stato distrutto a Severodonetsk alcuni giorni fa.

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Tre civili uccisi da artiglieria russa a Zaporizhia

Tre civili sono rimasti uccisi sotto i bombardamenti di artiglieria ieri nel villaggio di Kamyanske, nella regione di Zaporizhia. Lo riferisce Ukrinform citando l'amministrazione regionale militare che ne ha dato conto su Telegram. "Verso le 2 pm, tre civili sono rimasti uccisi da bombardamenti di artiglieria russa nel villaggio di Kamyanske, nel distretto di Vasylivskyi, mentre lavoravano in giardino", si legge nel comunicato cittato da Ukrinform.

(Unioneonline)

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