Nuovo braccio di ferro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il senatore del suo partito Bob Corker.

A poche ore da una riunione al Campidoglio per formare un fronte comune con i senatori repubblicani su riforma fiscale e sanità, Donald Trump torna a litigare, via Twitter, con Bob Corker, il senatore fino a pochi mesi fa suo acceso sostenitore e ora acerrimo nemico.

"Bob Corker, che ha aiutato il presidente Obama a darci un brutto accordo con l'Iran e non potrebbe essere eletto accalappiacani in Tennessee ora si oppone ai tagli fiscali", ha twittato questa mattina Trump, tornando ad affermare che il senatore avrebbe deciso di non ricandidarsi "quando io mi sono rifiutato di sostenerlo".

A scatenare la rabbia del presidente l'intervista che questa mattina Corker ha rilasciato a diversi network, in cui ha affermato che il presidente dovrebbe "farsi da parte" lasciando al Congresso la guida nella riforma fiscale.

Non si è fatta attendere la replica del senatore, che in passato ha definito la Casa Bianca sotto Trump "un asilo per adulti" e che ha denunciato, sempre su Twitter, "le stesse bugie di un presidente incredibilmente bugiardo".

Il senatore ha spiegato le ragioni del suo allontanamento da Trump: "Nel corso dell'ultimo anno ho avuto l'opportunità unica di conoscere il presidente e, credo come tutti gli americani, avevo sperato che potesse dimostrarsi all'altezza dell'occasione e spingere la nazione verso il meglio".

"Questo non è successo e inizio a pensare che non succederà", ha aggiunto, sottolineando come in questi mesi il presidente abbia mostrato di voler governare "creando ad arte divisioni" nel Paese. Tanto che "con le sue costanti menzogne e offese, una volta che sarà finito il suo mandato sarà ricordato soprattutto per aver svilito il nostro Paese", ha concluso.

(Redazione Online/D)

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