Lockdown immotivato a Pyongyang. Questo pomeriggio – mattinata italiana – nella capitale nordcoreana è stato improvvisamente impartito l’ordine a tutti i cittadini di tornare a casa.

Lo fa sapere NK News, sito specializzato sulle vicende nordcoreane. Il motivo non è noto, alcune fonti hanno riferito di un “lockdown nazionale”, altre di un “problema nazionale”, parlando di “lunghe code” di persone in attesa di autobus o qualsiasi altro mezzo utile per fare rientro nelle proprie abitazioni.

La parola lockdown evoca in tutto il mondo il Covid-19, e non è certo improbabile che la variante Omicron abbia fatto capolino a Pyongyang creando diversi problemi in quello che – assieme all’Eritrea – è l’unico Paese al mondo a non aver avviato alcuna campagna vaccinale, rifiutando sia i vaccini offerti dall’Oms che quelli messi a disposizione dalla Cina, l’alleato storico.

D’altronde la Corea del Nord finora non ha segnalato alcuna infezione all’Oms. A fine aprile il collegamento ferroviario per il trasporto merci è stato sospeso dopo che la città di confine di Dandong, sul lato cinese, ha registrato alcuni contagi avviando test di massa e lockdown. Il quotidiano locale “Rodong Sinmun” continua a dire alla popolazione di indossare le mascherine e igienizzarsi frequentemente per fermare il virus.

L'ordine di chiudersi in casa non è una novità a Pyongyang: di solito viene decretato per via degli alti livelli di inquinamento in arrivo dalla Cina e che spesso arriva anche a Seul o per la polvere gialla da scenari apocalittici della sabbia del deserto del Gobi. 

(Unioneonline/L)

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