Un cinese è stato arrestato dopo aver viaggiato dalla Cina a Taiwan a bordo di un gommone senza mai essere fermato e nonostante lo stretto dell'isola sia pesantemente pattugliato. Lo riporta il Guardian.

L'uomo, che è stato fermato al porto di Taichung, ha detto di essere fuggito per cercare "uguaglianza e libertà".

Colui che la polizia ha chiamato Zhou, ha raccontato di essere partito da Quanzhou, nella provincia del Fujian, con un gommone lungo 2,6 metri, acquistato online, alimentato da un motore fuoribordo. Il viaggio di 180 km è durato circa 10 ore.

Nel video dell'arresto pubblicato online, si sentono gli agenti chiedere a Zhou: "Sei venuto per la libertà?". Poi lui che risponde: "Sì, sono venuto in barca, Taiwan ha più libertà ed uguaglianza".

E ancora, alla domanda se la vita fosse "brutta" in Cina, Zhou risponde: "Ci sono tutte le forme di bruttezza in Cina", aggiungendo poi di non aver commesso nessun crimine nel suo Paese.

Taiwan non ha un processo formale per i richiedenti asilo, ma esamina caso per caso. La mancanza di leggi specifiche per i rifugiati nel groviglio di regole sui visti è motivo di crescente preoccupazione tra i gruppi locali per i diritti umani, soprattutto da quando sono aumentati i flussi di persone da Hong Kong.

La polizia di Taichung ha detto che Zhou è stato sottoposto a un controllo per verificare se avesse febbre o altri sintomi del coronavirus e adesso resterà in quarantena per due settimane. E' accusato di violazione della legge sulla sicurezza nazionale e sull'immigrazione, rischia il carcere e l'espulsione in in Cina. 

(Unioneonline/v.l.)

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