Nuove esplosioni hanno scosso questa mattina la Crimea, regione ucraina da anni occupata dalla Russia, nel 174esimo giorno di guerra fra Mosca e Kiev.

Un incendio è divampato in un deposito temporaneo di munizioni di una base russa nel distretto settentrionale di Dzhankoy, e secondo il governatore della Crimea, Sergei Aksionov, due civili sarebbero rimasti feriti.

Nel frattempo il presidente russo, Vladimir Putin, è tornato ad accusare l'Occidente, responsabile a suo avviso di utilizzare l’Ucraina come “carne da cannone”. Secondo Putin sarebbero in particolar modo gli Stati Uniti a voler prolungare la durata del conflitto. Da Mosca il ministro della Difesa Shoigu ha inoltre precisato come la Russia non abbia bisogno di usare le armi nucleari per raggiungere i suoi obiettivi.

Mentre il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha rimosso i capi dei dipartimenti dei servizi di sicurezza nelle regioni di Kiev, Ternopil e Leopoli, la prima nave umanitaria noleggiata dalle Nazioni Unite per trasportare cereali ucraini è partita questa mattina dal porto di Pivdenny, nel sud dell'Ucraina, con un carico di circa 23.000 tonnellate di grano destinato all'Africa.

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Gli aggiornamenti di ora in ora:

Vertice Zelensky-Erdogan-Guterres

Giovedì in Ucraina ci sarà un incontro trilaterale tra il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello ucraino Volodymir Zelensky. Lo comunica il portavoce delle Nazioni Unite.

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Kiev, unità d'élite ucraina dietro l’attacco in Crimea

Un alto funzionario ucraino, parlando con il New York Times in condizione di anonimato, ha affermato che le esplosioni nella base militare in Crimea sono state provocate da un'unità militare ucraina d'élite che operava dietro le linee nemiche. Il NYT ricorda che il ministero della Difesa russo ha parlato di un "atto di sabotaggio". 

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Macron: “Truppe russe lascino la centrale di Zaporizhzhia”

Emmanuel Macron ha lanciato un appello a Mosca perché ritiri le sue truppe dalla centrale di Zaporizhzhia. La situazione intorno all'impianto nucleare, dove da giorni si susseguono raid (tra scambi di accuse Mosca-Kiev), è stata al centro di un colloquio telefonico tra il presidente francese e il collega ucraino Volodymyr Zelensky. 

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Kiev, raid russi nel nord partiti dalla Bielorussia

La Russia ha lanciato un attacco missilistico al distretto di Zhytomyr, nel nord dell'Ucraina: lo afferma il governatore della regione Vitaliy Bunyechko su Telegram. "Attenzione. Sono state confermate due esplosioni nel territorio del distretto di Zhytomyr a seguito di un attacco missilistico del nemico", ha scritto Bunychenko, aggiungendo che "secondo le informazioni preliminari, i razzi che hanno colpito oggi il distretto sono stati lanciati dal territorio della Bielorussia". L'alto funzionario ha aggiunto che "non ci sono state vittime". 

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Ambasciatore ucraino in Vaticano: “Il Papa venga a Bucha”

Il programma di una visita di Papa Francesco in Ucraina è ancora "oggetto di negoziato" ma "di sicuro, da parte ucraina sarà proposto e ci aspettiamo che il Pontefice venga a Kiev" e che da lì poi, "si sposti dove giacciono i corpi delle vittime innocenti massacrate dall'esercito russo nel marzo scorso per sostarvi in preghiera come avvenuto a Bucha, ad appena 15 km da Kiev dove sono state rinvenute circa 1400 vittime". A dirlo, in un’intervista, è l'ambasciatore di Kiev alla Santa Sede, Andrii Yurash. 

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Kiev: “Libereremo anche la Crimea”

L'operazione di "demilitarizzazione" da parte delle Forze Armate continuerà fino alla completa liberazione dei territori ucraini occupati: lo scrive su Telegram il capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform.

"L'operazione di demilitarizzazione nello stile di alta precisione delle Forze Armate dell'Ucraina continuerà fino alla completa liberazione dei territori ucraini (occupati). I nostri soldati sono i migliori sponsor del nostro ottimo umore. La Crimea è Ucraina", afferma Yermak.

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Con emergenza alla centrale nucleare evacuazione per 400mila

In caso di un'emergenza alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia occupata dalle forze russe dovrebbero essere evacuate almeno 400.000 persone: lo ha detto all'emittente Apostrophe TV il capo dell'Amministrazione militare dell'omonima regione, Oleksandr Starukh, secondo quanto riporta Ukrinform.

Starukh ha spiegato che la situazione a Enerhodar, la città che ospita la centrale, è considerata "pericolosa" e che il piano di evacuazione della città e della zona a rischio di contaminazione da radiazioni è attualmente in fase di adeguamento, tenendo conto dei recenti sviluppi militari.

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Kiev: “Esplosioni in Crimea sono l’inizio della demilitarizzazione”

Le esplosioni odierne in una base militare vicino alla città di Dzhankoi, nella Crimea occupata dai russi, rappresentano l'inizio della "demilitarizzazione" della penisola: lo scrive su Twitter il consigliere del capo dell'Ufficio del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak. Lo riporta Ukrinform.

Da parte sua, il capo del Mejlis del popolo Tataro di Crimea, Refat Chubarov, ha affermato che un magazzino di munizioni russo nella base di Dzhankoi è stato colpito.

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Mosca: “Falliti i piani di indebolirci economicamente”

Le operazioni militari ucraine sono pianificate da Washington e Londra, ma i piani dell'occidente di

indebolire economicamente la Russia sono falliti: lo ha detto oggi il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, sottolineando che le forze occidentali guidano Kiev nella guerra ibrida contro la Russia. Lo riporta la Tass. Secondo Shoigu, inoltre, la Nato ha iniziato a schierareforze aggiuntive  sul suo fianco orientale prima dell'inizio della cosiddetta 'operazione speciale' russa in Ucraina: Un rafforzamento che completa il degrado dei meccanismi di controllo degli armamenti stabiliti in Europa durante la Guerra Fredda.

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Mosca, non servono armi nucleari per raggiungere obiettivi

La Russia non ha bisogno di usare le armi nucleari per raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina: lo affermano i vertici dell'esercito russo, secondo quanto riporta la Tass. 

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Russia pone condizioni alla visita Aiea alla centrale di Zaporizhzhia

Le Nazioni Unite hanno la capacità logistica e di sicurezza per fornire assistenza a una visita degli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia: lo ha dichiarato un portavoce Onu. Tuttavia, un diplomatico russo ha imposto delle condizioni, affermando che un'eventuale missione non deve passare attraverso la capitale ucraina poiché è troppo pericoloso. Lo riporta il Guardian. Mosca aveva affermato domenica che l'Aiea "non dovrebbe rinviare la visita" alla centrale e dovrebbe inviare una sua missione all'impianto "a fine agosto o inizio settembre".

(Unioneonline)

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