A Parigi la conferenza internazionale intitolata “Solidali con l’Ucraina”.

Ad aprire i lavori il presidente francese Emmanuel Macron, che nel suo intervento ha affermato che l'obiettivo è raggiungere risultati «molto concreti per consentire alla popolazione ucraina di resistere durante l'inverno». 

Macron ha anche annunciato che la Francia si è impegnata in aiuti all'Ucraina per 125 milioni di euro, ma complessivamente i Paesi “amici” di Kiev hanno raccolto oltre un miliardo di euro, cifra ben superiore agli 800 milioni di euro chiesti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Gli aiuti – ha spiegato Macron - «copriranno i settori dell'accesso all'energia e l'elettricità, l'accesso all'acqua, gli aiuti alimentari, le infrastrutture sanitarie, di trasporto, la sicurezza civile e le azioni di sminamento». Gli aiuti consentiranno, in particolare, di inviare a brevissimo termine 63 nuovi generatori elettrici ad alta potenza». 

«La maggior parte delle nostre centrali sono danneggiate dai bombardamenti russi. Ogni giorno i nostri ingegneri devono staccare milioni di ucraini dalla rete elettrica», ha detto invece Zelensky, confermando che gli aiuti serviranno proprio per garantire luce e gas alla popolazione. 

«Faremo tutto il possibile - ha concluso Zelensky - per far fronte al blackout e al terrore energetico».

E anche l'Italia «è pronta a fare la sua parte per aiutare la popolazione ucraina». Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani, spiegando: «Non è soltanto una questione militare. Noi abbiamo inviato decine e decine di tonnellate di materiale elettrico, di trasformatori, di commutatori, per permettere all'Ucraina di avere una rete elettrica funzionante durante l'inverno e anche per favorire il riscaldamento della popolazione civile».

Di Ucraina ha parlato anche Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo.

Quello del governo – ha detto la premier – è «un impegno verso la causa ucraina che fino dall'inizio abbiamo sostenuto a 360 gradi, in coerenza con lo sforzo dell'Ue, della Nato e delle nazioni a noi vicine. Il governo ribadisce il pieno appoggio a Kiev in tutte queste dimensioni. Piaccia o no a chi, per certi versi comprensibilmente, vorrebbe voltarsi dall'altra parte, il conflitto in Ucraina ci riguarda tutti – ha aggiunto la presidente del Consiglio - per questo con convinzione e a viso aperto continueremo a impegnarci per ogni sforzo diplomatico utile per la cessazione dell'aggressione russa».

(Unioneonline/l.f.)

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