"Il valore di una persona non dipende dal ruolo che ricopre, dal successo che ha, dal lavoro che svolge, dai soldi in banca; no, non dipende da quello, la grandezza e la riuscita, agli occhi di Dio, hanno un metro diverso: si misurano sul servizio. Non su quello che si ha, ma su quello che si dà. Vuoi primeggiare? Servi".

Lo ha detto Papa Francesco commentando il Vangelo di oggi.

"Ecco anzitutto chi servire: quanti hanno bisogno di ricevere e non hanno da restituire. Accogliendo chi è ai margini, trascurato, accogliamo Gesù, perché Egli sta lì. E in un piccolo, in un povero che serviamo riceviamo anche noi l'abbraccio tenero di Dio", ha sottolineato il Pontefice. 

“La nostra fedeltà al Signore dipende dalla nostra disponibilità a servire. Questo spesso, lo sappiamo, costa, perché ‘sa di croce’. Ma, mentre crescono la cura e la disponibilità verso gli altri, diventiamo più liberi dentro, più simili a Gesù. Più serviamo, più avvertiamo la presenza di Dio. Soprattutto quando serviamo chi non ha da restituirci, i poveri, abbracciandone le difficoltà e i bisogni con tenera compassione: lì scopriamo di essere a nostra volta amati e abbracciati da Dio”, ha spiegato ancora Bergoglio.

Nel corso dell’Angelus ha voluto ricordare le persone che sono ingiustamente trattenute in Paesi stranieri: "Ci sono purtroppo vari casi con cause diverse e a volte complesse. Auspico che nel doveroso adempimento della giustizia queste persone possano al più presto tornare in patria".

Il Papa ha infine commemorato i 175 anni delle apparizioni a La Salette, in Francia, "della Madonna che si mostrò in lacrime a due ragazzi. Le lacrime di Maria" sono "un riflesso del dolore di Cristo per i nostri peccati e un appello sempre attuale ad affidarsi alla misericordia di Dio", ha detto il Santo Padre.

(Unioneonline/F)

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