Dall'angolo più occidentale dell'Europa il Papa guarda al continente «anziano», come lui stesso lo definisce, e chiede di cambiare «rotta». Il mondo ha bisogno dell'Europa ma di un’Europa capace di essere «pontiere e paciere», che guardi con nuovi occhi alla vita, perché ci sono troppe «culle vuote» e troppi «anziani abbandonati».

Sono queste le prime parole che Papa Francesco ha pronunciato nel suo viaggio apostolico in Portogallo. Poi il monito contro gli scandali che «deturpano il volto della Chiesa». E nella serata di ieri, al termine degli incontri istituzionali e con la Chiesa, Papa Francesco ha ricevuto in Nunziatura a Lisbona un gruppo di 13 persone, vittime di abuso da parte di membri del clero, accompagnate da alcuni rappresentanti delle istituzioni della Chiesa portoghese incaricate della tutela dei minori.

«L'incontro - riferiscono dal Vaticano - si è svolto in un clima di intenso ascolto ed è durato più di un'ora». 

“ROTTE DI PACE” – A Lisbona giovani e bandiere da tutto il mondo. I ragazzi, al suo passaggio, lo acclamano. «Tornerò ringiovanito» ha detto Francesco pensando a questa sua quarta Giornata Mondiale della Gioventù.

In primo piano resta la preoccupazione per la guerra in Ucraina. Mancano «rotte coraggiose di pace» e il Papa chiede all'Europa: «Verso dove navighi, se non offri percorsi di pace, vie creative per porre fine alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti che insanguinano il mondo?».

«Preoccupa quando si legge che in tanti luoghi - ha detto Papa Francesco nel suo primo discorso nel Centro culturale di Belem - si investono continuamente fondi sulle armi anziché sul futuro dei figli. Io sogno un'Europa, cuore d'Occidente, che metta a frutto il suo ingegno per spegnere focolai di guerra», «un'Europa che includa popoli e persone, senza rincorrere teorie e colonizzazioni ideologiche».

DIFENDERE LA VITA – Il Papa ha poi chiesto di difendere la vita. «Penso a tanti bambini non nati e anziani abbandonati a sé stessi, alla fatica di accogliere, proteggere, promuovere e integrare chi viene da lontano e bussa alle porte, alla solitudine di molte famiglie in difficoltà nel mettere al mondo e crescere dei figli. Verrebbe anche qui da dire: verso dove navigate, Europa e Occidente, con lo scarto dei vecchi, i muri col filo spinato, le stragi in mare e le culle vuote?».

AMBIENTE – Quindi un nuovo appello anche per l'ambiente, uno dei temi chiave di questa Gmg di Lisbona: «Gli oceani si surriscaldano e i loro fondali portano a galla la bruttezza con cui abbiamo inquinato la casa comune. Stiamo trasformando le grandi riserve di vita in discariche di plastica. L'oceano ci ricorda che la vita dell'uomo è chiamata ad armonizzarsi con un ambiente più grande di noi, che va custodito con premura, pensando alle giovani generazioni. Come possiamo dire di credere nei giovani, se non diamo loro uno spazio sano per costruire il futuro?», ha chiesto il Papa.

(Unioneonline/v.l.)

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