Il centrosinistra guidato dal laburista Jonas Gahr Store ha vinto le elezioni legislative in Norvegia, dominate dal tema del destino delle attività petrolifere del Paese.

I cinque partiti attualmente all’opposizione vincono 104 dei 169 seggi allo Storting, il parlamento unicamerale norvegese. Numero sufficiente per estromettere la coalizione di destra conservatrice di Erna Solberg.

Con 88 seggi, al momento, il partito laburista di Store, il probabile prossimo primo ministro, potrebbe assicurarsi la maggioranza assoluta con i suoi alleati più stetti, il partito di centro e la sinistra socialista, senza bisogno delle altre due forze d'opposizione, gli ambientalisti di MDG e i comunisti di Rodt.

Questo dovrebbe facilitare i negoziati per formare un governo di coalizione, che si prospettano ancora lunghi e delicati.

MDG, in particolare, aveva condizionato il suo sostegno alla fine immediata dell'esplorazione petrolifera nel Paese, il più grande esportatore di idrocarburi dell'Europa occidentale, un ultimatum respinto da Store.

Milionario di 61 anni che ha portato avanti una campagna contro le disuguaglianze sociali, il probabile capo del prossimo governo sostiene infatti - non diversamente dai suoi avversari conservatori - un'uscita dolce e graduale dall'economia petrolifera. 

Nella serata di ieri la premier conservatrice Erna Solberg, che governava il Paese scandinavo dal 2013, ha ammesso la sconfitta: "Ci tengo a complimentarmi con Store, che, a questo punto, sembra avere una netta maggioranza per cambiare il governo".

(Unioneonline/F)

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