È diventato una sorta di celebrità grazie alla sua attività di "fabbricatore" di fake news, notizie create ad arte e pubblicate on line e diventate virali in tutto il mondo, come - ad esempio - la "bufala" diffusa durante le ultime elezioni Usa sui manifestanti pagati contro il presidente Trump o quella su Obama diventato omosessuale e musulmano radicale.

Paul Horner, 38 anni, è morto nel letto di casa sua, a Phoenix, in Arizona. Ma è mistero attorno alla sua scomparsa.

Secondo un portavoce dello sceriffo della contea di Maricopa (Arizona), la morte risalirebbe a una decina di giorni fa e le cause del decesso non sarebbero state ancora note, nonostante i risultati dell'autopsia escludano la pista dell'omicidio. Le indagini, dunque, non si fermano.

Lo stesso ufficio dello sceriffo ha però anche sollevato il tema della presunta dipendenza da farmaci di Horner, per cui si pensa anche a battere la pista dell'overdose accidentale.

Horner aveva raggiunto una certa celebrità dopo un'intervista in cui aveva dichiarato che Trump era stato eletto presidente grazie a lui e alla sua attività sulla Rete.

(Redazione Online/m.c.)
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