La maggior parte dei componenti del G20 «condanna con forza la guerra in Ucraina» e sottolinea che sta causando «immense sofferenze umane e esacerbando le fragilità esistenti nell'economia globale».

È quanto si legge nella bozza del comunicato finale del summit dei rappresentanti dei 20 Paesi più industrializzati della Terra in corso a Bali.

E proprio il conflitto tra Mosca e Kiev è stato uno dei temi centrali del vertice, aperto dal presidente indonesiano Widodo, che ha messo in guardia contro una nuova guerra fredda.

In Indonesia prima uscita tra i Grandi della Terra anche per Giorgia Meloni. Nel suo intervento la premier italiana ha evidenziato il «devastante impatto» dell'invasione russa in Ucraina ed esortato il G20 a confrontarsi «con le sfide più difficili». Meloni ha anche posto l’accento sulla questione delle forniture energetiche. 

«Dal dramma della crisi energetica può emergere, per paradosso, anche l'opportunità di rendere il mondo più sostenibile e costruire un mercato più equilibrato, nel quale gli speculatori abbiano meno influenza e i Paesi fornitori abbiano meno opportunità di usare l'energia come un'arma contro altri Paesi», ha detto la presidente del Consiglio, unica leader donna tra i 20 big presenti a Bali.

Nei bilaterali tra i leader il presidente cinese Xi Jinping ha visto il suo omologo francese Emmanuel Macron, assicurando che Pechino «vuole il cessate il fuoco, ma che vanno create le condizioni per fermare la guerra».

Parole e atmosfera di distensione anche nel faccia a faccia tra Xi e il numero uno Usa Joe Biden.

Al G20 è intervenuto in collegamento anche il leader ucraino Volodymyr Zelensky. «Se la Russia non metterà in campo azioni concrete per arrivare alla pace significa che vuole ingannare il mondo e congelare la guerra», ha detto il leader di Kiev, ribadendo che all'Ucraina deve essere offerta la possibilità di una «pace giusta, senza compromessi per la sua sovranità».

(Unioneonline/l.f.)

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