Visita a sorpresa di Boris Johnson in Ucraina. Il premier britannico è il primo leader del G7 ad andare a Kiev dal 24 febbraio, data d’inizio dell’invasione russa. Ha incontrato Zelensky e portato “solidarietà” all’Ucraina contro “la barbarie russa”. Ma non solo: ha fatto sapere anche che la Gran Bretagna sta preparando "un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari" all'Ucraina a testimonianza del suo "impegno verso questo Paese nella lotta contro la barbarica campagna russa". In particolare, ha fatto sapere Downing Street dopo l’incontro tra BoJo e Zelensky, saranno inviati 120 veicoli blindati e nuovi sistemi missilistici anti-nave. "Seguite l’esempio di Londra", ha detto il leader ucraino all’Occidente. 

In serata sulla guerra in Ucraina, giunta al 45esimo giorno, è intervenuto anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella: "Viviamo giorni terribili", ha detto, "siamo travolti da immagini che pensavamo aver consegnato per sempre all'archivio degli orrori non ripetibili nel nostro continente. Invece altro sangue innocente, altre vite spezzate, altri crimini spietati stanno nuovamente popolando gli abissi della disumanità".

Mattarella ha condannato l’aggressione all’Ucraina, "una ferita alle coscienze di ciascuno", e sottolineato che "è in gioco il destino dell’intera Europa, a un bivio tra una regressione della sua storia e la sua capacità di sopravvivere ai mali del proprio passato, e di superarli definitivamente".

Silvio Berlusconi per la prima volta dal 24 febbraio ha condannato apertamente Vladimir Putin dicendosi "deluso e addolorato", mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha detto che l’Italia si opporrà ad un eventuale intervento militare della Nato nella guerra in Ucraina, "perché questo porterebbe ad una Guerra mondiale militare".

Intanto, mentre Kiev conta i morti (almeno 50) e i feriti nella strage causata da un missile sulla stazione di Kramatorsk, ad Est, aumenta il bilancio delle vittime a Bucha (360, tra cui 10 bambini) e viene scoperto un nuovo massacro: 132 cadaveri di persone torturate a Makariv, nella regione di Kiev. "Non riesco più a piangere", dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Bild: “Provo odio verso la Russia, verso i soldati russi. Quando vedo queste immagini davanti ai miei occhi, bambini assassinati senza gambe, senza braccia. È un risentimento, è terribile".

"Abbiamo creato un archivio online per documentare i crimini di guerra della Russia", annuncia il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il sito contiene diverse sezioni: da quella sulle vittime a quelle su torture, ostaggi e stupri. Poi i numeri: 1.563 morti, tra cui 167 bimbi, 4.820 crimini di guerra, 6.800 edifici distrutti. Cifre che Kiev documenta con testimonianze di civili ma anche di media. Ma soprattutto con foto: dall'ospedale pediatrico bombardato di Mariupol a quelle del massacro di Bucha.

Entra intanto in vigore un quinto pacchetto di sanzioni europee contro Mosca, tra cui lo stop al carbone da agosto. Sull’embargo al petrolio invece non c’è unanimità, la questione sarà nuovamente trattata lunedì dai ministri dei Paesi Ue.

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La giornata in diretta

Sindaco Mariupol: “Qui 10 volte peggio di Bucha”

"La portata dei crimini" delle forze russe a Mariupol "è dieci volte peggio del genocidio di Bucha". Lo scrive il comune della città ucraina su Telegram, con la foto di "un sottopassaggio, nel distretto periferico di Sadkiv", con dei corpi allineati per terra. "Qui gli occupanti hanno allestito un punto di raccolta per i corpi dei residenti uccisi. Centinaia di cadaveri vengono portati in questi punti ogni giorno" per poi "distruggerli nei crematori mobili o seppellirli in fosse comuni. I razzisti stanno facendo di tutto per nascondere la tragedia di Mariupol".

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Mattarella: “In gioco il destino dell’Europa”

"È in gioco il destino dell'intera Europa - ha sottolineato Mattarella - che si trova a un bivio tra una regressione della sua storia e la sua capacità di sopravvivere ai mali del proprio passato, e di superarli definitivamente".

"L'aggressione compiuta dalla Federazione russa contro l'Ucraina – ha aggiunto – costituisce una ferita che colpisce la coscienza di ciascuno e la responsabilità degli Stati".

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Mattarella: “Giorni terribili e crimini disumani”

"Viviamo giorni terribili. Siamo travolti da immagini che pensavamo aver consegnato per sempre all'archivio degli orrori non ripetibili nel nostro continente. Invece altro sangue innocente, altre vite spezzate, altri crimini spietati stanno nuovamente popolando gli abissi della disumanità". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla cerimonia che dà il via a Procida Capitale della Cultura 2022.

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Colpi di mortaio verso la frontiera russa

Un valico di frontiera nella regione di confine russa di Kursk è stato attaccato con colpi di mortaio dal territorio ucraino. Lo afferma il governatore locale, citato dalla Tass.

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Zelensky: “Altri Paesi seguano l’esempio di Londra”

"Altri Paesi devono seguire l'esempio" del Regno Unito, che oggi ha annunciato nuove forniture di armi pesanti all'Ucraina, durante la visita del premier britannico Boris Johnson a Kiev. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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BoJo: “Bucha macchia per sempre reputazione Putin”

Le stragi delle truppe russe a Bucha hanno "macchiato per sempre" la reputazione di Vladimir Putin. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, in visita a Kiev.

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Di Maio: “Ci opporremo a un intervento militare della Nato”

"Ci opporremo ad un intervento militare della Nato nella guerra in Ucraina, perché questo porterebbe ad una Guerra mondiale militare". Così il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, a margine dell'inaugurazione di un centro famiglia a Pomigliano d'Arco (Napoli). "Siamo già in una guerra mondiale - ha spiegato il titolare della Farnesina - ma fortunatamente non dal punto di vista militare".

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Da Londra a Kiev 120 veicoli blindati e nuovi sistemi missilistici

La Gran Bretagna invierà all'Ucraina 120 veicoli blindati e nuovi sistemi missilistici anti-nave. Lo ha reso noto Downing Street, citato dalla Pa, dopo l'incontro svoltosi oggi a Kiev tra il presidente Volodymyr Zelensky e il premier britannico Boris Johnson.

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Mariupol, spari russi contro cargo ucraino

Le navi russe hanno sparato contro un cargo ucraino che cercava di entrare nel porto di Mariupol. Lo ha riferito la Difesa di Mosca, citata da Interfax, precisando che la nave colpita ha preso fuoco e non si registrano vittime tra l'equipaggio. Dopo aver spento l'incendio, il cargo verrà ispezionato e con l'equipaggio verrà condotto nel vicino porto russo Ejsk sul mar d'Azov.

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BoJo: “Solidarietà all’Ucraina”

La Gran Bretagna prepara "un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari" all'Ucraina a testimonianza del suo "impegno verso questo Paese nella lotta contro la barbarica campagna russa". Lo scrive su Twitter il premier Boris Johnson dopo aver incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Ue: “Grazie Italia per gli aiuti”

“L'Italia ha accolto a braccia aperte i profughi dall'Ucraina. Grazie al primo ministro Draghi e all'Italia per aver stanziato nuovi fondi per aiutarli a soddisfare i loro bisogni quotidiani. Questa è la solidarietà europea al suo meglio". Lo scrive in un tweet la Commissione europea accogliendo l'annuncio di 610 milioni di euro stanziati dal governo per sostenere Kiev e i rifugiati ucraini.

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Draghi: “Per l’Ucraina stanziati 610 milioni”

"Non ci volteremo dall'altra parte. Nelle ultime settimane il governo ha stanziato nuovi fondi per aiutare i rifugiati ucraini a far fronte alle loro spese quotidiane, vale a dire cibo, medicine e materiale scolastico. In tutto, abbiamo stanziato circa 500 milioni di euro per sostenere gli ucraini che arrivano in Italia e 110 milioni in assistenza finanziaria per il governo ucraino". Lo ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento in video all'evento finale della campagna di raccolta fondi internazionale 'Stand up for Ukraine' in corso a Varsavia.

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BoJo a Kiev

Il premier britannico Boris Johnson è a Kiev, dove sta incontrando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la presidenza ucraina. Johnson è il primo leader del G7 a recarsi a Kiev dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso.

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“A Makariv granate nei rifugi e spari sulle auto”

"In alcune case i militari russi hanno lanciato le granate nei rifugi, perché non volevano ci nascondessimo". Lo hanno raccontato gli abitanti di Makariv. Altri hanno anche riferito di "spari alle auto in strada dagli elicotteri dell'esercito russo". "I gruppi di militari si alternavano - spiegano ancora gli abitanti - e gli stessi soldati ci dissero di scappare perché sarebbero arrivati gli 'udmurt' e i 'buryat'", aggiungono riferendosi all'etnia dei miliziani provenienti dalla zona in cui viene addestrata la brigata dell'estremo oriente russo che avrebbe compiuto i massacri di Bucha.

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Zelensky: “Noi sempre pronti al dialogo con Mosca”

L'Ucraina è "sempre pronta" al dialogo con la Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Il sindaco di Makariv: “Anche stupri, una donna sgozzata dopo l’abuso”

"A Makariv, dove il bilancio è salito a 133 morti, ci sono state diverse torture, con cadaveri rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata. Abbiamo trovato i corpi". Lo riferisce il sindaco di Makariv, Vadano Tokar, all'inviato dell'ANSA a Makariv. 

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“I russi torturano membri della stampa"

I russi "stanno uccidendo e torturando membri della stampa". Lo denuncia la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram, aggiungendo che ci sono nuove informazioni sulle circostanze della morte del regista lituano Mantas Kvedaravicius a Mariupol. "E' stato fatto prigioniero dai razzisti, che poi gli hanno sparato. Gli occupanti hanno gettato il corpo del regista nella strada. La moglie, rischiando la propria vita, ha portato il suo corpo fuori dalla città bloccata e lo ha portato in Lituania".

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Sale il bilancio delle vittime civili di Bucha: 360 uccisi, 10 bimbi

Si aggrava il bilancio delle vittime civili di Bucha. "Secondo le autorità cittadine, risultano al momento complessivamente 360 civili uccisi, compresi almeno 10 bambini". Lo scrive la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram. L'ultimo bilancio, giovedì, era di 320 persone uccise. A Bucha, dove i russi hanno creato una camera delle torture, secondo i sopravvissuti "lì c'era il quartier generale di Kadyrov" (leader ceceno), scrive Denisova, aggiungendo che i russi hanno sparato in faccia alle persone, bruciato i loro occhi, tagliato parti del corpo e torturato a morte adulti e bambini.

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Zelensky, “dopo Bucha e Kramatorsk non riesco più a piangere”

“Non riesco più a piangere”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista al quotidiano tedesco Bild rispondendo alla domanda se avesse pianto per il massacro di ieri alla stazione di Kramatorsk e dopo le centinaia di morti di Bucha. "Sì, provo odio verso la Russia, verso i soldati russi. Quando vedo queste immagini davanti ai miei occhi, bambini assassinati senza gambe, senza braccia. È un risentimento, è terribile", ha ammesso il presidente ucraino.

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Di Maio, “riapre ambasciata Kiev, operativa dopo Pasqua”

"Riapriremo subito dopo Pasqua la nostra ambasciata a Kiev". Lo ha deciso il ministro Di Maio dopo la riunione di coordinamento di questa mattina alla Farnesina per fare il punto sulla guerra in Ucraina. "Siamo stati gli ultimi ad andare via da Kiev e saremo tra i primi a tornarci", afferma Di Maio all'Unità di Crisi insieme all'ambasciatore italiano in Ucraina Francesco Zazo in collegamento da Leopoli e all'ambasciatore Giorgio Starace da Mosca.

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Kiev: A Makariv trovati 132 corpi di persone torturate

I soccorritori hanno trovato 132 corpi di persone torturate e uccise a Makariv, nella regione di Kiev. Lo scrive in un tweet il ministero della Difesa ucraino definendo il ritrovamento "un nuovo, mostruoso crimine di guerra". A Makariv, città liberata da pochi giorni, i soccorritori stanno cercando anche le vittime dei bombardamenti russi rimaste sotto le macerie. La città, dice il ministero, è distrutta per metà.

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Kiev: “A Zaporizhzhia i russi hanno rapito 106 persone”

Nella regione di Zaporizhzhia i russi hanno rapito finora 106 persone, inclusi 21 funzionari del governo locale e 2 giornalisti. Lo riferisce l'amministrazione militare regionale, secondo quanto riporta Ukrinform. "I civili presi in ostaggio dai militari della Federazione Russa tra il 14 marzo e il 9 aprile sono in totale 106, di cui continuano a essere tenute in ostaggio 63 persone, mentre 43 sono state rilasciate", è stato spiegato.

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Bombardate aree residenziali a Severodonetsk

C'è stato un bombardamento russo sulle aree residenziali a Severodonetsk, dove il numero delle vittime deve ancora essere confermato. Lo riferisce il capo dell'amministrazione statale regionale di Lugansk Serhiy Haidai citato dal Kiev Independent. Le forze armate ucraine spiegano su Facebook che le truppe russe stanno continuando ad attaccare l'Est del Paese, "al fine di stabilire il pieno controllo sui territori del Donetsk e del Lugansk". 

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Nel Donetsk uccisa una famiglia di 4 persone

"Ad Avdiivka, nella regione di Donetsk, i russi hanno ucciso 5 civili, tra cui un'intera famiglia di quattro persone. Un'altra persona è morta a Vuhledar. Ai russi non è rimasto più nulla di umano e il mondo deve rendersene conto e agire di conseguenza". Lo ha scritto il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, su Facebook, citato dall'Agenzia Unian.

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Oggi previsti 10 corridoi umanitari

Per la giornata di oggi in Ucraina sono stati concordati 10 corridoi umanitari. Lo annuncia la vice premier Iryna Vereshcuck su Telegram. Per la città assediata di Mariupol lo spostamento (verso Zaporizhzhia) è previsto sempre con mezzi propri.

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Mosca: “Rischio guerra Usa-Russia per le armi dall’Occidente”

Le forniture di armi e munizioni all'Ucraina da parte dell'Occidente causano "ulteriore spargimento di sangue", sono "pericolose e provocatorie" e possono portare "gli Stati Uniti e la Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto": lo ha detto in un'intervista a Newsweek l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sottolineando che Mosca fa tutto il possibile per evitare vittime civili e danni all'infrastruttura dell'Ucraina.

(Unioneonline)

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