Viaggio di rappresentanza per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, accompagnato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è partito per l’Algeria, diciotto anni dopo la visita di Carlo Azeglio Ciampi nel 2003.

Obiettivo della due giorni: rafforzare i già intensi rapporti bilaterali sul fronte della cooperazione geopolitica ed economica. E rendere omaggio a un grande italiano, Enrico Mattei, amatissimo anche in questa sponda del Mediterraneo.

Il capo dello Stato è atterrato questa mattina all'aeroporto di Algeri Houari Boumediène, destinazione il Monumento del Martire per deporre una corona. Quindi tappa al Palazzo Presidenziale El Mouradia, con l’accoglienza del presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune: Mattarella diventa così il primo capo di Stato europeo a rendere visita al nuovo presidente, protagonista dal 2019 della nuova stagione della vita politico-istituzionale algerina capace di porre fine a una fase di transizione.

“PARTNER STRATEGICO” – "Come italiano e come europeo, considero il Mediterraneo come una componente che ha definito l'identità del mio Paese e dell'Europa intera – ha detto Mattarella  intervistato dal quotidiano algerino Libertè -. Essere oggi in Algeria, un Paese mediterraneo e africano, è un simbolo della nostra comune identità e dei nostri valori condivisi".

"L'Italia – ha aggiunto – considera l'Algeria come un attore cruciale nel Mediterraneo e in Africa: per questo, come membro fondatore dell'Unione Europea, siamo convinti dell'opportunità di avvicinamento tra l'Unione Europea e l'Algeria, basato sull'interesse reciproco e su un piano di uguaglianza e parità. La Nuova Agenda per il Mediterraneo, approvata nei mesi scorsi dall'Ue grazie al sostegno italiano, indica chiaramente la consapevolezza di muoversi in questa direzione. Crediamo anche che il piano economico e d'investimento per la regione proposto dalle istituzioni europee potrebbe svolgere un ruolo importante per sostenere lo sviluppo economico dell'Algeria". 

L'Algeria, ha sottolineato il presidente, è il secondo fornitore di gas dell'Italia: “Data la storia speciale che lega i nostri due Paesi e soprattutto il ruolo centrale che l'Eni ha avuto, sono convinto che l'Algeria rimarrà un partner centrale anche in futuro. Detto questo, per quanto riguarda l'Italia, c'è interesse a diversificare il partenariato bilaterale esplorando nuove collaborazioni con aziende algerine in settori con nuove opportunità, come le energie rinnovabili e l'efficienza energetica. Si tratta di settori che sono al centro delle strategie di transizione energetica italiana e algerina e dove le opportunità economiche si moltiplicheranno nei prossimi anni". 

LEGAMI INDISSOLUBILI – L'Italia e l’Algeria hanno, come ha ricordato il presidente, rapporti bilaterali fortissimi: il nostro Paese è il terzo partner commerciale dell'Algeria a livello globale (primo cliente e terzo fornitore). L'Algeria è il primo partner commerciale dell'Italia nel Continente africano e nell'area Medio Oriente - Nord Africa. Inoltre, l'Algeria è il nostro secondo fornitore energetico e ha per questo un'importanza strategica per l'Italia. Nel 2020 il valore dell'interscambio Italia-Algeria è stato pari a 5,83 miliardi di euro, di cui 3,14 miliardi le nostre importazioni e 1,94 miliardi le nostre esportazioni. Il gas costituisce la quasi totalità delle nostre importazioni, mentre l'Italia esporta principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici. 

Sul piano politico, infine, Algeri è per Roma un interlocutore cruciale nello scacchiere libico e del Sahel.

(Unioneonline/D)

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