Aggredita e sequestrata con la sua troupe e poi trattenuta per ore dalla polizia. È quanto accaduto all’inviata della Rai Lucia Goracci nel corso di un servizio sui no vax in Romania.

Un caso che ha creato un vero e proprio incidente diplomatico. 

I vertici Rai hanno definito l’accaduto un "ingiustificabile e increscioso trattenimento da parte di un Paese amico e componente dell'Ue” e anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è intervenuto chiedendo “chiarimenti” immediati al governo di Bucarest. Dure le reazioni anche da parte del sindacato Usigrai e di molti esponenti politici di diversi partiti. 

Il governo romeno, in una nota, ha condannato “fermamente qualsiasi atto di intimidazione dei giornalisti o di ostruzione del diritto di libera informazione dei cittadini. Il primo ministro Nicolae-Ionel Ciucă – aggiunge il comunicato di Bucarest - ritiene inaccettabile questo incidente e disapprova fermamente la manifestazione di divergenze di opinioni attraverso la violenza. Il caso – prosegue la nota - desta preoccupazione e deve essere chiarito con urgenza dalle istituzioni competenti dello Stato".

Dal canto proprio, la corrispondente Rai ha raccontato di essere stata sequestrata nell’ufficio della senatrice novax romena che stava intervistando. "Ha chiuso a più mandate la porta, impedendoci di uscire - ha detto l'inviata del Tg1 -. Si sono poi affacciati più uomini, tra cui suo marito. Non ci hanno fatto uscire e lei ha chiamato il 112, dicendo che avevamo fatto irruzione e li stavamo minacciando. Insomma, hanno iniziato a criminalizzarci".

Goracci ha quindi spiegato che la senatrice "ha detto alla polizia che potevamo avere armi o droga addosso. Ci hanno minacciato. Il marito ha anche detto: che faccio di voi ora? Apro la finestra e vi butto di sotto?".

La giornalista è poi riuscita a uscire, approfittando di un momento in cui entrava qualcuno. "Quando sono entrata di nuovo con la polizia, che avevo l'illusione salisse per difenderci – ha proseguito -, gli agenti hanno iniziato a farci il quarto grado. Il marito della senatrice ci ha messo le mani addosso e il poliziotto ci ha poi portati via, in un crescendo di grottesco".

Poi l’amara chiosa: “Non pensavo sarebbe capitato in un paese come la Romania. Nel video si vede che a un certo punto dico: non siamo mica in Siria!". 

(Unioneonline/l.f.)

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