Nel giorno in cui il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres va a Mosca a chiedere ai russi un immediato cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari in particolare dalla città martire Mariupol, aumentano a dismisura le possibilità di un allargamento del conflitto e lo stesso Vladimir Putin gela l’Onu, facendo capire chiaramente che senza Donbass e Crimea russi non c’è pace.

Il presidente russo, parlando con Guterres torna a negare i massacri di Bucha, definendoli “una provocazione” con cui “l’esercito russo non ha nulla a che fare”. E rimette sul piatto i soliti territori per porre fine al conflitto: “Senza Crimea e Donbass trovare un accordo è impossibile”, taglia corto.

Secondo Putin, "i partner dell'Ucraina avevano concordato a Istanbul di lasciare fuori dai negoziati la Crimea, il Donbass e il nostro riconoscimento delle repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk”, ma adesso avrebbero “cambiato drasticamente linea”. “Gli accordi di Minsk 2 erano un tentativo di soluzione pacifica ma la popolazione del Donbass è rimasta sotto assedio e pressione militare”, aggiunge inoltre il leader del Cremlino.

Intanto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista alla tv di Stato dice senza mezzi termini che quello della terza guerra mondiale è un “pericolo reale”. “La nostra volontà è quella di andare avanti nei negoziati, ma la Nato ci sta facendo una guerra per Procura, il continuo invio di armi all’Ucraina non contribuisce al processo negoziale”. Zelensky invece – continua Lavrov – "finge” di voler concludere positivamente i negoziati, “è un buon attore”.

Una ulteriore escalation verbale arriva da Londra. Il governo britannico di Boris Johnson considera “interamente legittimo” l'uso da parte ucraina di armi fornite dal Regno Unito per prendere di mira obiettivi all'interno del territorio della Russia, ha dichiarato il viceministro della Difesa, James Heappey, in un'intervista a Bbc radio dopo aver evocato in precedenza più genericamente un utilizzo di armi occidentali per colpire “oltre le linee” russe. 

Pronta la replica di Mosca, secondo cui a questo punto è legittimo per i russi anche colpire la Nato: “La Russia potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira in profondità le linee di rifornimento ucraino fin dentro quei Paesi i quali trasferiscono all'Ucraina armi che pure producono morte e distruzione”, afferma Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri.

Il tutto mentre a Ramstein, in Germania, si sono riuniti 40 Paesi per discutere di ulteriori aiuti militari a Kiev. Tra questi anche Israele, che finora si è limitato a fornire all’Ucraina elmetti e giubbotti anti-proiettile. Mentre lo stesso governo tedesco, che ha detto di poter rinunciare al gas russo entro pochi giorni, è pronto ad inviare armi pesanti che finora ha sempre negato.

Una escalation verbale (e non solo) che non è certo un ottimo presagio, e che si aggiunge agli attacchi alla Transnistria, repubblica indipendente filo-russa che si trova in Moldavia e confina con l’Ucraina. Qui ci sono stati nelle ultime ore tre attentati, le cui responsabilità non sono ancora state accertate, ma che comunque lasciano temere un imminente allargamento del conflitto. La Moldavia ora ha paura di un attacco russo nel suo territorio, ma secondo il leader dell’autoproclamata repubblica gli attacchi sono di Kiev. E c’è l’ipotesi che siano provocazioni russe per poter mobilitare l’esercito anche in quella striscia di terreno. A che scopo? Per attaccare il sud ovest dell’Ucraina e in particolare Odessa, che è vicina un centinaio di chilometri. O, e sarebbe l’ipotesi peggiore, per attaccare anche la Moldavia ed allargare ulteriormente il teatro di guerra.

La giornata di ora in ora:

Diplomatici Usa in Ucraina per un giorno

Diplomatici americani sono tornati oggi in Ucraina per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. I diplomatici hanno attraversato il confine con la Polonia e hanno passato la giornata a Leopoli.

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Blinken: “Aperti ad accordo su Ucraina neutrale”

L'amministrazione Biden è aperta ad un accordo di pace tra Kiev e Mosca che indichi l'Ucraina come nazione "neutrale" e "non allineata": lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in una audizione al Senato. Blinken ha spiegato che se l'Ucraina decidesse di fare un accordo che cancella le sue aspirazioni atlantiche gli Usa rispetterebbero la scelta. "Sono decisione che spettano a loro", ha detto.

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Guerini: "Italia invierà altre armi a Kiev”

"L'Italia continuerà a fare la propria parte sulla base delle indicazioni decise dal Parlamento italiano. Da questo punto di vista, ci sarà un nuovo invio da parte italiana di equipaggiamenti militari, indispensabili per continuare il supporto alla resistenza ucraina". Lo ha detto a Ramstein il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, riferendosi, sottolinea la Difesa, al secondo decreto interministeriale "attualmente in via di finalizzazione, della stessa natura della precedente tranches di aiuti, forniti sulla base delle richieste da parte ucraina e in ossequio alle risoluzioni del Parlamento italiano".

"Sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario", ha aggiunto il ministro.

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Putin: "Senza Crimea e Donbass accordo impossibile”

"I colloqui vanno avanti, si tengono online, speriamo ci siano risultati positivi. Ma senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull'Ucraina". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, incontrando il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.

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Putin: “Bucha una provocazione, non siamo stati noi”

"Sappiamo chi ha messo in scena questa provocazione a Bucha. L'esercito russo non ha nulla a che fare con quello che è avvenuto". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

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Gazprom: “Polonia paghi gas in rubli”

La Polonia deve pagare entro oggi le forniture di gas russo rispettando la nuova procedura, che prevede l'uso del rublo. Lo fa sapere Gazprom, citata dalla Tass, dopo aver smentito di aver già sospeso le forniture attraverso il gasdotto Yamal.

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Strappo M5S sulle armi a Kiev

"Il M5s si oppone all'invio di aiuti militari e a controffensive che esulino dal perimetro del legittimo esercizio del diritto di difesa di cui all'articolo 51della Carta dei diritti dell'uomo". Così il leader M5s Giuseppe Conte al termine del Consiglio nazionale del Movimento che ha deliberato la decisione.

"Abbiamo chiesto al premier Draghi e al ministro Guerini di riferire in Parlamento in modo che ci sia piena condivisione sull'indirizzo politico e piena possibilità di conoscere gli interventi programmatici del governo sulle armi all'Ucraina", ha aggiunto Conte.

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Kiev: “Ogni aiuto militare in più ci avvicina alla pace”

"Ho trasmesso un messaggio ai partner occidentali nel corso del vertice alla base aerea di Ramstein: ogni tranche di assistenza militare ci avvicina alla pace in Europa, rafforza la sicurezza nel mondo e la giustizia e la nostra vittoria comune sulla Russia". Lo ha scritto su Twitter il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov.

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Austin: “La retorica sulla minaccia nucleare è pericolosa e inutile”

"Una retorica pericolosa e inutile". Così il capo del Pentagono Lloyd Austin, in una conferenza stampa a Remstein, ha definito la minaccia nucleare evocata da Mosca sullo sfondo del conflitto ucraino. "Nessuno vuole una guerra nucleare", ha aggiunto, ma "vogliamo rendere più difficile per la Russia minacciare i suoi vicini e indebolirla in questo senso". "Vogliamo essere sicuri che non abbiano più le capacità per bullizzare i loro vicini, quelle che avevano prima che iniziasse il conflitto in Ucraina", ha ribadito.

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Russia sospende forniture di gas alla Polonia

La Russia ha sospeso le forniture di gas alla Polonia in base al contratto Yamal. Lo riporta il sito polacco Onet, ripreso dalla Tass, citando fonti governative e del settore energetico di Varsavia, secondo cui una squadra di crisi si è riunita presso il ministero del Clima polacco per affrontare il caso.

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Mosca: “Pronti a rappresaglia se colpiti con armi occidentali”

"L'esercito è pronto a condurre raid di rappresaglia se la Russia verrà attaccata con armi occidentali". Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, spiegando che sarebbero "raid proporzionati contro i centri decisionali a Kiev, dove si trovano i consiglieri occidentali", alla luce dei "tentativi di Londra di spingere le autorità ucraine" a colpire la Russia.

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Berlino: “In pochi giorni indipendenti dal gas russo”

"La Germania è molto vicina all'indipendenza dal petrolio russo. E oggi posso dire che un embargo è diventato gestibile". Lo ha detto a Varsavia il ministro tedesco dell'Economia e del Clima, Robert Habeck, in conferenza stampa. Il vicecancelliere ha ipotizzato che possa bastare poco per trovare un'alternativa all'ultima raffineria tedesca che si rifornisce di petrolio russo: "Spero solo pochi giorni". Nelle scorse settimane il numero due del governo Scholz aveva sostenuto che la Germania sarebbe stata autonoma dal petrolio di Mosca entro la fine dell'anno.

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Putin: “Divieti per atleti russi sono violazione dei diritti umani”

Il divieto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare alle competizioni internazionali è una violazione della dichiarazione universale dei diritti umani. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass, aggiungendo che vi sono ragioni politiche dietro le sanzioni contro gli atleti russi. Mosca continuerà a proteggere i diritti e gli interessi dei suoi atleti nazionali, ha affermato Putin.

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Mosca: “Se per Londra legittimo colpire territorio russo per noi legittimo colpire la Nato”

Se il governo britannico considera legittimo l'uso da parte di Kiev di armi ricevute dall'Occidente per "colpire in profondità le linee di rifornimento" di Mosca in territorio russo in modo da limitare perdite e distruzione, la Russia potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira "in profondità le linee di rifornimento" ucraino fin "dentro quei Paesi i quali trasferiscono all'Ucraina armi" che pure producono "morte e distruzione". Lo scrive Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, rispondendo sul suo profilo Facebook ad affermazioni del viceministro della Difesa di Londra, James Heappey.

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“Livello di radioattività a Chernobyl anormale”

Il livello di radioattività della centrale nucleare di Chernobyl è "anormale". Lo sostiene il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

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“Difficile negoziare se l’Occidente continua ad inviare armi”

"Noi siamo per una soluzione negoziata". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Zelensky si è rimangiato quello che aveva chiesto la settimana prima e questo ci rattrista: la parte ucraina non è interessata ai negoziati. Se (gli occidentali, ndr) continueranno a consegnare armi difficilmente i negoziati avranno buoni esiti. Noi siamo pronti a riprenderli se qualcuno presenterà idee interessanti", ha detto, precisando che in questa fase "è prematuro: vogliamo risposte all'ultima variazione del documento inviata 12 giorni fa ma che forse non è stata consegnata a Zelensky, che ha detto di non esserne a conoscenza".

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Guterres: “Con Mosca posizioni diverse, fermare la guerra”

"E' chiaro che ci sono due posizioni diverse: secondo la Federazione russa, quello che sta avvenendo è un'operazione militare speciale con un obiettivo non ancora annunciato. Per le Nazioni Unite, l'invasione russa dell'Ucraina è una violazione dell'integrità territoriale. Tuttavia sono fortemente convinto che prima si mette fine alla guerra meglio sarà per tutti". Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres al termine dell'incontro col ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

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Decine di attacchi russi sull’acciaieria Azovstal

Le forze russe hanno lanciato nelle ultime 24 ore 35 attacchi aerei sull'acciaieria Azovstal di Mariupol, dove si nascondono anche civili: lo rende noto il reggimento Azov sul suo canale Telegram, sottolineando che alcuni civili sono rimasti feriti e altri intrappolati tra le macerie. Lo riporta l'agenzia di stampa Ukrinform.

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Londra: “Lecito colpire il suolo russo con le nostre armi”

Il governo britannico di Boris Johnson considera "interamente legittimo" l'uso da parte ucraina di armi fornite dal Regno Unito per prendere di mira obiettivi all'interno del territorio della Russia. Lo ha precisato il viceministro della Difesa, James Heappey, in un'intervista a Bbc radio dopo aver evocato in precedenza più genericamente unutilizzo di armi occidentali per colpire "oltre le linee" russe. Il viceministro ha insistito a negare che sia comunque in gioco un coinvolgimento diretto della Nato contro Mosca; ma le sue parole rischiano d'alimentare il richiamo allo spettro di una guerra mondiale fatto da Serghei Lavrov.

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L’accusa da Kharkiv: “I russi hanno creato un campo di concentramento”

L'ufficio del procuratore distrettuale di Kharkiv ha annunciato che i russi hanno creato un campo di concentramento nella città occupata di Volchansk "dove torturano i residenti". Lo riportano diversi media internazionali. Secondo le accuse "abitanti pacifici" hanno subito "violenze fisiche e mentali" in un campo allestito nei locali di una delle fabbriche di Volchansk. La città, a circa 70 chilometri a nord-est di Kharkiv, fu occupata dalle forze russe nella fase iniziale dell'invasione, ricorda il portale polacco Onet.

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Guterres a Lavrov: “Cessate il fuoco il prima possibile”

"Siamo interessati a trovare i modi per creare le condizioni di un cessate il fuoco in Ucraina il prima possibile, dobbiamo fare tutto ciò che è possibile" per questo obiettivo. Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres incontrando il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a Mosca. Guteress più tardi sarà ricevuto al Cremlino da Vladimir Putin. 

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Berlino: “Addestreremo truppe ucraine all’uso dell’artiglieria in Germania”

"Lavoriamo insieme ai nostri amici americani nella addestramento di truppe ucraine ai sistemi di artiglieria su suolo tedesco". È quello che ha annunciato il ministro della Difesa tedesco Christine Lambrecht, parlando a Ramstein, secondo quanto riporta la Dpa, che pubblica il manoscritto del discorso. "Sappiamo tutti che in questo conflitto l'artiglieria è un fattore essenziale", ha aggiunto. Il ministro ha confermato che Berlino renderá possibile la consegna di panzer Gepard.

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Le truppe ancora nell’acciaieria chiedono l’evacuazione in Turchia

I soldati ucraini rimasti bloccati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol chiedono di essere evacuati in Turchia invece che nelle zone dell'Ucraina sotto il controllo di Kiev: lo ha reso noto il leader dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR), Denis Pushilin, secondo quanto riporta la Tass.

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Mosca: uccisi 500 combattenti in attacchi notturni

Le forze russe hanno eliminato la notte scorsa circa 500 "nazionalisti nemici", tra cui 60 militanti del gruppo nazionalista del Donbass. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor-Konashenkov, citato dalla Tass.

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Pechino: “Non vogliamo la terza guerra mondiale”

La Cina non sta cercando la terza guerra mondiale e lancia un appello per un accordo di pace in

Ucraina: lo ha reso noto il ministero degli Esteri. Lo riporta la Tass. 

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Colpito centro trasmissione radio russa in Transnistria

Il centro di trasmissione della radio russa è stato colpito ed è saltato in aria in Trasnistria. Lo riferisce l'Agenzia russa Tass.

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Mosca, bombardato villaggio russo al confine con l'Ucraina

Il villaggio di Golovchino nella regione russa di Belgorod è stato nuovamente colpito da bombe arrivate dal territorio ucraino. Lo ha detto il governatore della regione Vyacheslav Gladkov citato dall'agenzia russa Interfax. "Diversi edifici non residenziali e quattro case sono stati danneggiati. Non ci sono vittime civili", ha scritto Gladkov su Telegram. I villaggi di Nekhoteyevka e Zhuravlyovka nel distretto di Belgorodsky sono stati attaccati ieri, due i civili rimasti feriti.

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Kiev, abbattuti 10 velivoli russi nelle ultime 24 ore

Le forze ucraine hanno abbattuto un totale di 10 velivoli russi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il portavoce del Comando dell'aviazione Yurii Ihnat, secondo quanto riporta la Ukrainska Pravda. Gli obiettivi colpiti sono tre caccia (Su-34, Su-35, Su-30), tre missili da crociera e quattro droni.

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Kiev, sale a 217 il bilancio dei bambini morti, 391 i feriti

Sono 217 i bambini morti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo riferisce la Procura generale su Telegram fornendo il bollettino quotidiano. "Secondo i dati ufficiali, 217 bambini sono stati uccisi e più di 391 feriti", spiega la Procura.

(Unioneonline)

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