Nuove ombre sulla gestione della pandemia da parte dell'amministrazione di Donald Trump.

I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l'agenzia Usa per la protezione della salute, hanno ammorbidito le linee guida sui test e sulla quarantena. E lo hanno fatto, rivela il New York Times citando due dirigenti sanitari federali, in seguito a forti pressioni della Casa Bianca. Uno dei due dice addirittura che le nuove linee guida non sono state scritte dal Cdc ma imposte.

Raccomandazioni che preoccupano gli esperti.

Sui test le nuove linee guida prevedono di escludere le persone che, seppur esposte e in contatto con un individuo infetto (ossia nel raggio di 6 piedi, 1,8 metri, per almeno 15 minuti), non hanno sintomi. Scienziati ed epidemiologi sostengono invece che quelle persone vanno testate perché sono portatrici del virus e lo possono diffondere.

Nelle scorse settimane Trump aveva suggerito di fare meno test, affermando che gli Usa hanno il primato di contagi nel mondo perché fanno più tamponi degli altri Paesi.

Un'altra direttiva cambiata dai Cdc è quella sui cittadini che tornano da un viaggio all'estero o da zone Usa con un alto numero di contagi: per loro non è più raccomandata la quarantena di 14 giorni. Un altro alleggerimento che non piace a scienziati ed epidemiologi.

(Unioneonline/L)
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