Il cardinale di Monaco, Reinhard Marx, presenta a Papa Francesco le sue dimissioni. 

La Chiesa cattolica è arrivata "a un punto morto", si legge nella nota con cui il religioso ha comunicato la sua decisione. 

"Il cuore della questione è assumere una corresponsabilità per la catastrofe degli abusi sessuali commessi da  responsabili della Chiesa nei decenni passati", ha fatto sapere il cardinale.

Le inchieste sul passato hanno dimostrato "molti fallimenti personali ed errori amministrativi, ma anche fallimenti istituzionali o sistemici".

Entro l'estate sono attese le perizie sugli abusi nell'arcivescovado di Monaco.

Con il passo indietro, ha spiegato Marx, "voglio dimostrare che non è il posto a essere in prima linea, ma l'incarico del Vangelo".

Avvenimenti e discussioni degli ultimi mesi, ha evidenziato, hanno avuto "un ruolo secondario" su una scelta su cui l'arcivescovo stava riflettendo da tempo.

"Voglio inoltre chiarire che sono pronto ad affrontare responsabilità personali, non solo per errori miei ma anche dell'istituzione della Chiesa, che da decenni amministro e a cui contribuisco a dare una impronta", ha affermato.

"Non sono stanco della carica, e non sono demotivato", ha tenuto a sottolineare, "sono convinto che questa società abbia bisogno della voce del Vangelo e di una Chiesa che si rinnovi".

Marx – da sempre vicino al Pontefice – è uno degli esponenti più noti della chiesa tedesca, di cui è stato alla guida come presidente della conferenza episcopale fino al 2020. 

(Unioneonline/F)

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