Il rischio di un golpe contro il presidente Vladimir Putin da parte del servizio di sicurezza federale russo (Fsb) cresce con il perdurare della guerra in Ucraina.

Lo sostiene Vladimir Osechkin, attivista in esilio e fondatore del progetto gulagu.net, che ha pubblicato online alcune lettere che gli avrebbe scritto un agente anonimo dell’intelligence di Mosca.

Secondo la talpa il caos e il malcontento stanno soffocando i servizi di sicurezza. Il fatto stesso che gli agenti russi stiano parlando apertamente, ha commentato Osechkin al Times, è un segno della loro crescente rabbia nei confronti di Putin e del malcontento per l'effetto che le sanzioni hanno sugli ufficiali dell'Fsb.

Questi ultimi infatti “non possono più andare in vacanza nelle loro ville in Italia e portare i loro bimbi al Disneyland di Parigi”. Intervistato dalla sua abitazione in Francia, dove è in esilio dal 2015, Osechkin ha detto al Times che “per 20 anni Putin ha creato stabilità in Russia. Ufficiali dell'Fsb, poliziotti, pubblici ministeri e le persone all'interno del sistema hanno potuto vivere una bella vita. Ma ora è tutto finito. Riconoscono che questa guerra è una catastrofe per l'economia, per l'umanità. Non vogliono tornare ai tempi dell'Unione Sovietica. Ogni settimana e ogni mese in cui questa guerra continua, aumenta la possibilità di una ribellione da parte dei servizi di sicurezza”.

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