«In diversi seminari si formarono "club” omosessuali che agivano più o meno apertamente e che chiaramente trasformarono il clima nei seminari».

È quanto si legge in “Che cos'è il cristianesimo” libro – pubblicato postumo da Mondadori – di Joseph Ratzinger, papa emerito morto lo scorso 31 dicembre.

Nel volume Benedetto XVI racconta che «in un seminario nella Germania meridionale i candidati al sacerdozio e i candidati all'ufficio laicale di referente pastorale vivevano insieme. Durante i pasti comuni, i seminaristi stavano insieme ai referenti pastorali coniugati in parte accompagnati da moglie e figli e in qualche caso dalle loro fidanzate. Il clima nel seminario non poteva aiutare la formazione sacerdotale».

Sempre a proposito dei seminari, Ratzinger prosegue: «Un vescovo, che in precedenza era stato rettore, aveva permesso di mostrare ai seminaristi dei film pornografici, presumibilmente con l'intento di renderli in tal modo capaci di resistere contro un comportamento contrario alla fede».

Ancora, parlando dell'incontro che Papa Francesco aveva convocato con i presidenti di tutte le conferenze episcopali del mondo sul tema degli abusi, Ratzinger evidenzia: «Nell'ambito dell'incontro dei presidenti delle conferenze episcopali di tutto il mondo con papa Francesco, sta a cuore soprattutto la questione della vita sacerdotale e inoltre quella dei seminari. Riguardo al problema della preparazione al ministero sacerdotale nei seminari, si constata in effetti un ampio collasso della forma vigente di questa preparazione».

Il libro è stato dato alle stampe postumo proprio secondo la volontà di Benedetto XVI, affidata ai suoi collaboratori più stretti, Elio Guerrero e Georg Gaenswein, con una lettera del primo maggio 2022: «Questo volume, che raccoglie gli scritti da me composti nel monastero Mater Ecclesiae, deve essere pubblicato dopo la mia morte».

Una scelta che Ratzinger ha motivato così: «Da parte mia, in vita, non voglio più pubblicare nulla. La furia dei circoli a me contrari in Germania è talmente forte che l'apparizione di ogni mia parola subito provoca da parte loro un vociare assassino. Voglio risparmiare questo a me stesso e alla cristianità».

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata