Si chiude la campagna per liberare la principessa Latifa, figlia del sovrano di Dubai.

Una nuova fotografia sui social, che la ritrae serena e con il volto decisamente rilassato durante un viaggio in Islanda, ha chiuso ufficialmente il caso.

Lo scatto è stato postato dall’amica Sioned Taylor, ritrae le due giovani assieme nel Paese nordico assieme al cugino di Latifa, Marcus Essabri. Altre immagini erano state diffuse in passato, scattate a Madrid e Dubai.

La vicenda è esplosa a livello mondiale all'inizio dell'anno, con un video pubblicato dalla Bbc in cui la principessa, 35 anni, denunciava di essere tenuta prigioniera da suo padre, suscitando l'indignazione della comunità internazionale.

Da allora sono emerse diverse foto di Latifa, all'aeroporto di Madrid, in un centro commerciale e in un ristorante di Dubai. Fino a lunedì, quando la campagna Free Latifa, dopo aver visto la foto, ha rilasciato una dichiarazione confermando che la reale aveva incontrato il cugino in Islanda.

La foto postata su Instagram
La foto postata su Instagram
La foto postata su Instagram

"Dopo l'incontro è stato deciso che il passo più appropriato in questo momento è chiudere la campagna Free Latifa", si legge un comunicato. "Lo scopo principale della campagna era vedere Latifa libera di scegliere la vita che desidera. Abbiamo chiaramente fatto molta strada verso il raggiungimento di questo obiettivo".

"È stato rassicurante vederla così felice, bene e concentrata sui suoi piani", ha raccontato il cugino Essabri.

Latifa, una dei 25 figli dello sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoum, aveva tentato di fuggire da Dubai nel febbraio 2018. In un video registrato poco prima di partire, aveva riferito di una vita di costrizioni, senza la possibilità di lasciare il paese dal 2000. "Ho chiesto solo di viaggiare, studiare, fare qualcosa di normale. Non me lo permettono", raccontava.

Ha tentato la fuga attraverso l’Oceano Indiano, ma la sua imbarcazione è stata fermata da un commando che l’ha riportata a Dubai. A febbraio di quest'anno la Bbc ha trasmesso alcuni video registrati segretamente dal Latifa e passati ad amici all'estero, in cui descriveva la sua "prigionia" dopo il suo ritorno a Dubai.

La casa reale di Dubai si è difesa riferendo che Latifa non era prigioniera, ma "accudita a casa". Ciò non è bastato a sedare le reazioni della comunità internazionale, almeno fino alle foto diffuse negli ultimi mesi.

(Unioneonline/L)

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