Ormai è ufficiale, la Nato schiererà un esercito permanente ai propri confini per contrastare un’eventuale futura aggressione russa. 

L’Alleanza Atlantica sta elaborando i piani per schierare la presenza militare fissa, come ha spiegato al Telegraph il segretario generale Jens Stoltenberg.

La Nato si trova "in mezzo a una trasformazione fondamentale" che riflette "le conseguenze a lungo termine" delle azioni del presidente russo Vladimir Putin, ha spiegato Stoltenberg, secondo cui "quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea".

D'altronde lo stesso Zelensky lo va ripetendo da giorni: “L'aggressione russa non è limitata all’Ucraina, l’intera Europa è un obiettivo per Putin”.

Di pari passo aumentano le forniture di armi a Kiev. Il consigliere alla Sicurezza Nazionale Usa Jake Sullivan ha detto in un’intervista alla Cbs che gli Stati Uniti stanno lavorando a un piano per la fornitura di più armi e per addestrare gli ucraini anche al di fuori dei loro confini nazionali.

Londra dopo la visita di ieri a Kiev di Boris Johnson ha inviato anche 120 veicoli blindati e missili anti-nave per "la lotta contro la barbarica campagna russa". Mentre il Canada, fa sapere Zelensky, si è impegnato a fornire aiuti militari all’Ucraina per 500 milioni di dollari.

(Unioneonline/L)

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