Prosegue la scia di morte e distruzione seminata da Helene, l’uragano che sta flagellando gli Stati Uniti.

Ha superato infatti quota cento il numero delle vittime mietute dalla super-tempesta, la terza più devastante degli ultimi 50 anni ad aver colpito la costa orientale degli Usa, dopo Katrina nel 2015 (1.833 vittime) e Ian nel 2022 (150 morti). 

Sono sei gli Stati che stanno subendo conseguenze peggiori (Carolina del Nord, South Carolina, Georgia, Florida, Tennessee e Virginia): oltre a morti, feriti e sfollati, la popolazione deve fare i conti con ingenti danni, allagamenti e blackout. E secondo le autorità locali il bilancio è, purtroppo, destinato ad aggravarsi.

Helene ha toccato terra nel nord-ovest della Florida giovedì sera, come uragano di categoria 4 su una scala di 5, con venti misurati a 225 km/h. L'uragano si è poi spostato verso nord, perdendo intensità ma lasciando dietro di sé un paesaggio desolato.

«Sono profondamente addolorato per la perdita di vite umane e per la devastazione causata dall'uragano Helene», ha dichiarato il presidente Joe Biden, sottolineando che «la strada per la ripresa sarà lunga». «Aiuteremo queste comunità per tutto il tempo necessario ad assicurarci che possano riprendersi e ricostruire», ha aggiunto il leader di Washington. 

(Unioneonlien) 

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