Proiettili di grosso calibro hanno colpito la zona in cui si trova l’ufficio del Comitato internazionale della Croce Rossa a Gaza. Sono centinaia i civili sfollati che vivono lì intorno, nelle tende. Dopo il bombardamento «22 corpi e 45 feriti sono stati portati al vicino ospedale da campo della Croce Rossa». Lo rende noto lo stesso Cicr su X. «Sparare così pericolosamente vicino alle strutture umanitarie mette a rischio la vita di civili e operatori umanitari», sottolinea il Comitato.

LA SMENTITA – L'esercito israeliano non è coinvolto nel raid: «Indagini preliminari - ha sottolineato il portavoce militare, citato dai media - indicano che l'esercito non ha colpito. Altre indagini sono in corso». 

In queste ore, intanto, è stata diramata una dichiarazione di Ismail Haniyeh, leader di Hamas, secondo il quale la fazione islamica è aperta a esaminare «ogni documento o iniziativa che garantisca le basi della posizione della resistenza nei negoziati per il cessate il fuoco» nella Striscia di Gaza.

La condizione è quella di «un cessate il fuoco permanente» prima di considerare uno scambio di prigionieri e sottolineando che «la priorità è porre fine alla guerra criminale contro il popolo» palestinese.

In una conferenza stampa a Madrid con il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, il premier del Qatar Mohammed bin Abdelrahman Al-Thani ha assicurato che l'emirato prosegue nei suoi sforzi di mediazione per «colmare il divario» tra Israele e Hamas e giungere a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi israeliani. «Abbiamo proseguito i nostri sforzi senza interruzione negli ultimi giorni», ha detto il primo ministro.

(Unioneonline/s.s.)

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