"La Commissione europea ha lanciato venerdì un'azione giuridica nei confronti di AstraZeneca, a nome dei 27 Stati membri".

Lo ha annunciato un portavoce dell'esecutivo comunitario precisando che "l'azienda non è stata capace di presentare una strategia affidabile" sulle consegne dei vaccini. 

"La nostra priorità è garantire che le consegne avvengano per tutelare la salute dei cittadini dell’Unione europea, ecco perché la Commissione ha deciso insieme a tutti gli Stati membri di avviare un’azione legale contro AstraZeneca”, ha twittato il commissario Ue alla Salute Stella Kyriakides

"Ogni dose di vaccino conta. Ogni dose di vaccino salva le vite", ha aggiunto. 

LA REPLICA DELL’AZIENDA – AstraZeneca "si rammarica della decisione della Commissione Ue di intraprendere un'azione legale sulla fornitura di vaccini" e annuncia che "si difenderà fermamente in tribunale".

"Dopo un anno senza precedenti, la nostra azienda - afferma - sta per fornire quasi 50 milioni di dosi ai paesi Ue entro fine aprile, in linea con le nostre previsioni". AstraZeneca "ha rispettato pienamente l'accordo di acquisto anticipato con la Commissione Ue". "Riteniamo - si legge nel comunicato - che qualsiasi controversia sia priva di merito e accogliamo con favore questa opportunità per risolverla prima possibile" 

“Apprezziamo - sottolinea AstraZeneca - il lavoro svolto dai leader politici e dagli operatori sanitari negli Stati membri che ha reso possibile il lancio di campagne di vaccinazione in Europa e ci impegniamo ad aiutare il più possibile. I vaccini sono difficili da produrre, come dimostrano le sfide di approvvigionamento che diverse aziende stanno affrontando in Europa e nel mondo. Stiamo facendo progressi nell'affrontare le sfide tecniche e la nostra produzione sta migliorando, ma il ciclo di produzione di un vaccino è molto lungo, il che significa che questi miglioramenti richiedono tempo per portare a un aumento delle dosi finali del vaccino".

AstraZeneca afferma di avere "un ruolo importante da svolgere e il nostro intento - si legge nella dichiarazione - resta quello di farlo in modo corretto ed equo senza scopo di lucro durante la pandemia nell'Ue e in tutto il mondo". 

(Unioneonline/L)

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