La Colombia alle prese con il problema del sovrapopolamento di ippopotami. Il tutto a causa di Pablo Escobar. Cosa c’entra il superboss del narcotraffico con gli ippopotami? Semplice: fu proprio il re della cocaina – solito a stravaganze di ogni tipo - a importarli nel Paese sudamericano negli anni Ottanta. 

Oggi però il governo li considera una specie invasiva e per questo sta approntando un piano la gestione dei branchi di mammiferi che vivono in alcune province, provocando danni, divorando la vegetazione e rappresentando anche un rischio per la popolazione.

L'obiettivo dell'esecutivo di Gustavo Petro, sostenuto da organizzazioni dedicate alle questioni ambientali, è «controllare» l'attuale popolazione di ippopotami, ridurre le dimensioni del loro habitat e limitare «gli impatti negativi della specie sulla biodiversità e sugli ecosistemi nativi».

La popolazione attualmente di ippopotami nella nazione è stimata in almeno 181 individui, il 28% dei quali adulti, il 35% quasi adulti e il 37% cuccioli e giovani.

(Unioneonline/l.f.)

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