"Ho ucciso mia moglie perché mi tradiva, aveva una relazione extraconiugale". Parole che da noi porterebbero all'arresto immediato.

Non a Teheran, dove l'ex sindaco della città - Mohammad Ali Najafi - ha confessato l'omicidio della moglie Mitral Ostad, trovata morta nella sua casa lo scorso 28 maggio.

Lo ha fatto durante la prima udienza in tribunale del processo che lo vede sotto accusa. E la sua, più che una confessione, appare una giustificazione.

Secondo la Sharia infatti, un uomo può uccidere la moglie se ha le prove di un suo rapporto illegale.

Ironia della sorte, Najafi era un sindaco riformista e progressista, fortemente osteggiato dai fondamentalisti islamici che lo costrinsero alle dimissioni dopo appena sei mesi di mandato, nell'aprile 2018.

(Unioneonline/L)
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