"Fatemi uscire il prima possibile da qui, voglio tornare all'università a studiare".

Patrick Zaky, lo studente egiziano iscritto all'ateneo di Bologna e detenuto in patria da ormai un mese e mezzo, lancia un appello.

Il messaggio arriva da fonti vicine al ragazzo.

A far protrarre ulteriormente la sua prigionia anche l'emergenza legata al coronavirus, che ieri ha fatto slittare l'ennesima udienza che avrebbe dovuto decidere del suo destino.

Per Zaky in molti si sono mobilitati, a partire dalle università italiane che a lungo hanno sostenuto la sua richiesta di scarcerazione.

Secondo le ricostruzioni fornite dalla famiglia e dagli avvocati, il giovane, in stato di detenzione con l'accusa, tra le altre, di istigazione al rovesciamento del regime, è stato trasferito di recente alla prigione pubblica di Mansura.

Il timore è che Patrick finisca al centro di un nuovo "caso Regeni".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata