Joe Biden “sferza” Benjamin Netanyahu alla vigilia di un lungo viaggio in Europa durante il quale dovrà confrontarsi con gli alleati e le loro diverse posizioni sulla guerra a Gaza.

Dopo aver reso pubblico il piano israeliano per un cessate il fuoco per far pressione non solo su Hamas ma anche su Israele, come sostengono molti analisti, il presidente Usa per la prima volta ha ammesso che ci sono ragioni di ritenere che Netanyahu stia prolungando il conflitto per la sua sopravvivenza politica, salvo poi precisare che comunque il premier israeliano sta cercando di risolvere una situazione complessa.

Il commander-in-chief, nel corso di una lunga intervista, ha dichiarato che gli oppositori del premier non hanno tutti i torti a ritenere che egli stia cercando di mantenere il potere attraverso la guerra. «Non voglio commentare - ha detto Biden - ma ci sono tutti gli elementi per trarre questa conclusione». Una dichiarazione inedita e forte, poi parzialmente ammorbidita prima dal portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, che ha parlato di «questioni interne ad Israele» e poi dallo stesso Biden che rispondendo ad una domanda dei giornalisti della Casa Bianca ha chiarito di non ritenere che Netanyahu stia facendo «politica», questa la parola usata dal reporter, ma che «stia cercando di risolvere problemi seri». Certo, le differenze tra i due leader su alcune questioni chiave sono innegabili, come ha sottolineato lo stesso Biden.

«Il mio principale disaccordo con Netanyahu è cosa succederà dopo la fine della guerra a Gaza? Le forze israeliane si ritireranno? – ha insistito il presidente - È necessaria una soluzione a due Stati, una transizione verso una soluzione a due Stati. E questo è il mio più grande disaccordo con Bibi Netanyahu».

(Unioneonline/s.s.)

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