Le forze armate israeliane annunciano di puntare a conquistare il 75% della Striscia di Gaza in due mesi, nell'ambito della nuova offensiva contro Hamas.

I palestinesi, stando a quanto emerge,  saranno relegati in tre piccole zone. Ciò significa che i circa due milioni di abitanti di Gaza saranno spinti in un'area pari ad appena il 25% della Striscia quando sarà lanciata l'operazione terrestre estesa. I piani dell'Idf sono stati visionati da The Times of Israel. Attualmente, l'esercito controlla circa il 40% del territorio della Striscia. 

La notizia della totale mancanza di volontà di pace da parte di Tel Aviv arriva nel giorno in cui il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese, Mohamed Mustafa, ha detto: «Questo inferno» che vivono Gaza e la Cisgiordania «deve finire in maniera immediata e incondizionata. Abbiamo dichiarato ufficialmente la carestia a Gaza. La comunità internazionale deve agire con l'urgenza e la serietà che esige una dichiarazione di questa portata». Parole pronunciate durante il suo intervento alla riunione di 20 ministri europei e arabi del gruppo Madrid+ nella capitale iberica.

Mustafa ha accusato Israele di «crimini di guerra evidenti e continuati» con «la negazione deliberata di alimenti e aiuti, i bombardamenti incessanti e la distruzione di ogni possibilità di vita». E ha aggiunto che la situazione in Cisgiordania e Gerusalemme «è ugualmente grave».

(Unioneonline)

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