Mentre gli Stati Uniti concludono il ritiro dall'Afghanistan dopo vent’anni, nel Paese torna una delle figure chiave della latitanza di Bin Laden.

Si tratta dell'uomo che guidava il dispositivo di sicurezza nel rifugio di Tora Bora e comandava la scorta personale del leader di Al Qaida, nota come Guardie Nere. 

Amin ul Haq, ritenuto dalle intelligence internazionali come una figura di spicco del terrorismo di matrice jihadista, è ripreso in un video  mentre rientra a Nangarhar, la sua provincia natale al confine con il Pakistan e roccaforte dell'Isis-K, la branca locale del sedicente Stato islamico che secondo un nuovo allarme del Pentagono può contare ancora su duemila "irriducibili".

Lo si vede nelle immagini superare un posto di blocco tra l'entusiasmo di una piccola folla di abitanti del posto, che gli baciano la mano e si fanno fotografare con lui. A sorvegliarne il passaggio è un convoglio di veicoli che trasportano miliziani armati, alcuni dei quali con la bandiera talebana.

Ul Haq, che aveva conosciuto Bin Laden negli anni Ottanta alla scuola di jihad di Abdullah Azzam a Peshawar e ne è diventato uno dei più stretti collaboratori, sarebbe fuggito con lui quando le forze statunitensi hanno attaccato il loro rifugio.

Fu ferito nel 2007 e nel 2008 venne arrestato a Lahore, in Pakistan, ma dopo tre anni di detenzione fu scarcerato.

(Unioneonline/D)

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